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Podista francese aggredito da due Rottweiler, il pm chiede l'eutanasia dei cani

Podista francese aggredito da due Rottweiler, il pm chiede l'eutanasia dei cani
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Dopo essere stato aggredito da due Rottweiler mentre si allenava, un podista si è rivolto ai giudici per denunciare l’episodio. Il processo è ancora in corso ma la richiesta dell’accusa è ferma: il pm ha chiesto l'eutanasia dei due cani. La vittima, intervistata da France Bleu Provence, è stata chiara: "Non credo avrei potuto resistere un minuto di più di fronte alla rabbia di questi animali inferociti. François Giannesini, questo il suo nome, è rimasto gravemente ferito nell'attacco. I fatti hanno avuto come cornice la campagna di Draguignan, Provenza francese, e si sono svolti lo scorso 11 gennaio. Il procuratore, Patrice Camberou, ha anche chiesto l’immediato sequestro dei due Eottweiler, subito affidati in custodia al tribunale. Un provvedimento originato dal fatto che nella famiglia dei proprietari vivono anche due bambini molto piccoli, potenzialmente esposti a un pericolo costante.

 

C’è grande attesa, non soltanto nella comunità locale,  per sapere cosa deciderà, nei prossimi giorni, il giudice. Soprattutto se firmerà per la soppressione della coppia di cani o meno. L'uomo, oltre a essere rimasto gravemente ferito al polpaccio. è stato anche spinto e trascinato a terra per alcuni metri. I Rottweiler, in quel momento, erano sprovvisti di guinzaglio e museruola. Non solo: stavano vagando  lungo il sentiero, lontani dal loro proprietario. Provvidenziale, per la salvezza del militare, il riflesso istintivo di proteggere il volto e il collo con le braccia. Se non avesse agito in questo senso, probabilmente l’esito dell’aggressione sarebbe potuto essere fatale.

 

La conferma arriva dallo stesso podista. "Il chirurgo è stato chiaro: se sono ancora vivo è perché sono una persona atletica. Si è giocato tutto in pochi secondi, non credo avrei potuto resistere un minuto in più di fronte alla rabbia di quei due animali”. A distanza di quasi tre settimane dalla drammatica aggressione, l’uomo è costretto a cure e assistenza infermieristica quotidiana. “Vorrei che il dramma che ho vissuto sulla mia pelle possa in qualche modo servire da monito, da precedente importante su cui basare la risposta della giustizia. Non sarò certo felice se, alla fine, il giudice sentenziasse la loro eutanasia. E’ stata una sfortunata serie di coincidenze e negligenze che hanno portato me in ospedale e, forse, i cani in una fossa comune".