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Ottanta profughi ospiti nell'ex Opg

Settantuno uomini e nove donne, tutti rifugiati politici di origine somale provenienti dal centro di prima accoglienza di Lampedusa, ormai al collasso, sono giunti nell'ex ospedale psichiatrico di Castiglione, oggi sede della Croce Rossa. A scortarli la Polizia, ad accoglierli la presidente regionale Cri Parlanti. ma le polemiche non si placano

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CASTIGLIONE. Settantuno uomini e nove donne, tutti provenienti dalla Somalia e tutti giovanissimi. Dopo una giornata di intensi lavori che hanno coinvolto decine di volontari, i rifugiati politici sono arrivati alla palazzina della Croce Rossa in località Ghisiola a Castiglione. Ha mantenuto, perciò, la promessa sul numero degli esuli la presidente del comitato regionale di Cri, Maria Rosaria Parlanti, che ha accolto i nuovi ospiti sotto qualche goccia di pioggia. Scortati dalla Polizia di Stato, i due pullman con a bordo gli ottanta africani sono arrivati con circa un'ora e mezza di ritardo, dovuta a contrattempi riguardanti il volo, atterrato a Villafranca. Silenziosi e composti hanno atteso le indicazioni dei volontari della Croce Rossa.
Volontari che sono stati affiancati da un traduttore e mediatore culturale di origine somala.
Dopo l'appello, dai veicoli dell'Apam sono scese prima le donne, in abiti coloratissimi, e poi gli uomini, di alcuni dei quali si è potuta constatare la giovanissima età, di forse appena vent'anni.
Come prima cosa sono stati fatti accomodare nelle due stanze adibite a mensa per la cena e poi accompagnati nelle camere da letto, ognuna di otto posti ciascuna a parte la stanza riservata alle donne con dieci letti. Non avendo alcun bagaglio al seguito, se non qualche busta di plastica con pochi oggetti personali, la Croce Rossa ha distribuito dei kit sanitari comprensivi di biancheria intima, spazzolini da denti, due magliette e pantaloncini. I letti a castello, inoltre, sono stati preparati con lenzuola monouso, mentre ogni camera è stata dotata di asciugamani. Nei prossimi giorni si procederà, infine, alla distribuzione degli abiti.
Il tardo pomeriggio è trascorso in un clima abbastanza disteso in cui la presidente di Cri Lombardia si è confrontata con molte persone, tra cui una delegazione della Lega Nord con gli assessori locali Sergio Milanesi e Roberto Confalonieri, il capogruppo consiliare Andrea Dara e il segretario di sezione Mario Beschi.
Diverse sono state anche le autorità militari come il capitano Giovanni Pillitteri, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castiglione, i cui uomini saranno impegnati in una vigilanza di tipo ordinario e non costante. Trattandosi di un Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo), gli esuli avrebbero tutto l'interesse a collaborare in vista di un beneficio, in concreto il permesso di soggiorno nel momento in cui verrà confermato il loro status di rifugiati politici.
Nella palazzina della Ghisiola, oltre a due sale per l'infermeria, la questura si è fatta riservare tre stanze, attrezzate con postazioni per i computer e internet, in cui quotidianamente i rifugiati verranno interrogati. Grande lo sforzo dei volontari di Croce Rossa che saranno intensamente coinvolti durante i tre mesi (per legge non si possono oltrepassare i novanta giorni) di permanenza dei somali.
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