L'ultimo saluto a Spartaco Gamba
Vicesindaco di Mantova con Grigato e poi Usvardi dal 1965 al 1974, socialdemocratico saragattiano, sindacalista delle Poste e animatore del gruppo degli Schiavi di Hitler per i risarcimenti dal governo tedesco. Stamani i funerali a Sant'Antonio di Porto Mantovano
Sandro Mortari
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Il vecchio leone della politica mantovana ha smesso di ruggire. Spartaco Gamba, 90 anni il 20 agosto, è morto domenica al Poma, dove era stato ricoverato sabato per un malore a cui, secondo i familiari, potrebbe aver contribuito il caldo di questi giorni. Cavaliere della Repubblica, ma usava il titolo con una punta di ironia, era andato a fare la spesa accompagnato dalla badante.
A casa, alle 11, ha accusato un malore. Un'ambulanza lo ha trasportato all'ospedale. Purtroppo non ce l'ha fatta a riprendersi; se n'è andato quasi come in un colpo di teatro, quando succede quello che nessuno immaginava. E che Spartaco cedesse così, di schianto, dopo mille battaglie politiche e sindacali alle spalle (e con quella ancora in corso con il governo tedesco), nessuno se lo aspettava. Solo qualche giorno fa, telefonando in redazione per perorare una sua lettera sull'ultima battaglia, quasi una missione, in cui era impegnato per ridare dignità ai deportati nei lager nazisti, aveva sfoggiato una forza d'altri tempi.
E che fosse un leone lo dimostrava in ogni occasione facendo sentire ancora la sua voce, spesso critica, sulla politica locale. Ironico, pungente, amabile, attento alla politica. Senza paura e deciso a portare avanti sempre gli ideali in cui credeva: un inno a non chinare mai la testa.
Ecco cos'era. Socialdemocratico della prima ora, «saragattiano di palazzo Barberini», Gamba era il Psdi, di cui è stato segretario provinciale per l'ultima volta nel 1998. Soprattutto, è stato assessore dal 1965 al 1974 nelle giunte di centrosinistra guidate dal sindaco Grigato (in consiglio comunale vi entrò nel 1960). E' stato pure vice sindaco nel secondo mandato Grigato e dal marzo al dicembre 1974 con Usvardi, sempre nel centrosinistra: «Con me il Mantova era ancora in Serie A» amava ripetere. Dal 1980 e fino al 1991 ha rappresentato il Psdi nell'allora comitato di gestione dell'Ussl 47 di Mantova. Gamba, da impiegato amministrativo postale, è stato anche un sindacalista della Uil poste, pugnace come nessuno nel difendere i diritti dei lavoratori. Tutto questo, adesso, diventa ricordo per chi l'ha conosciuto e gli ha voluto bene.
Spartaco, originario di Porto Mantovano, lascia la moglie Rina Caprioli, e tre figli: Rossella e Giovanna, titolari della farmacia di Sant'Antonio, e Gabriele proprietario del negozio di abbigliamento Ckm in città. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 9,30 nella chiesa di sant'Antonio, dove la salma arriverà dalle camere mortuarie dell'ospedale di Mantova, meta di un continuo e commosso pellegrinaggio di amici e conoscenti per l'ultimo omaggio.
A casa, alle 11, ha accusato un malore. Un'ambulanza lo ha trasportato all'ospedale. Purtroppo non ce l'ha fatta a riprendersi; se n'è andato quasi come in un colpo di teatro, quando succede quello che nessuno immaginava. E che Spartaco cedesse così, di schianto, dopo mille battaglie politiche e sindacali alle spalle (e con quella ancora in corso con il governo tedesco), nessuno se lo aspettava. Solo qualche giorno fa, telefonando in redazione per perorare una sua lettera sull'ultima battaglia, quasi una missione, in cui era impegnato per ridare dignità ai deportati nei lager nazisti, aveva sfoggiato una forza d'altri tempi.
E che fosse un leone lo dimostrava in ogni occasione facendo sentire ancora la sua voce, spesso critica, sulla politica locale. Ironico, pungente, amabile, attento alla politica. Senza paura e deciso a portare avanti sempre gli ideali in cui credeva: un inno a non chinare mai la testa.
Ecco cos'era. Socialdemocratico della prima ora, «saragattiano di palazzo Barberini», Gamba era il Psdi, di cui è stato segretario provinciale per l'ultima volta nel 1998. Soprattutto, è stato assessore dal 1965 al 1974 nelle giunte di centrosinistra guidate dal sindaco Grigato (in consiglio comunale vi entrò nel 1960). E' stato pure vice sindaco nel secondo mandato Grigato e dal marzo al dicembre 1974 con Usvardi, sempre nel centrosinistra: «Con me il Mantova era ancora in Serie A» amava ripetere. Dal 1980 e fino al 1991 ha rappresentato il Psdi nell'allora comitato di gestione dell'Ussl 47 di Mantova. Gamba, da impiegato amministrativo postale, è stato anche un sindacalista della Uil poste, pugnace come nessuno nel difendere i diritti dei lavoratori. Tutto questo, adesso, diventa ricordo per chi l'ha conosciuto e gli ha voluto bene.
Spartaco, originario di Porto Mantovano, lascia la moglie Rina Caprioli, e tre figli: Rossella e Giovanna, titolari della farmacia di Sant'Antonio, e Gabriele proprietario del negozio di abbigliamento Ckm in città. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 9,30 nella chiesa di sant'Antonio, dove la salma arriverà dalle camere mortuarie dell'ospedale di Mantova, meta di un continuo e commosso pellegrinaggio di amici e conoscenti per l'ultimo omaggio.
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