Polo chimico, si estende l'area dei veleni
I risultati dei più recenti campionamenti effettuati dall'Arpa e dalle aziende rivelano un quadro inquietante rispetto alla qualità delle acque di falda. La contaminazione non sta diminuendo
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MANTOVA. I pozzi e le barriere idrauliche che dovrebbero fermare l'avanzata dei veleni in direzione dei laghi non bastano. E le sostanze inquinanti, idrocarburi, benzene e cumene, continuano ad avanzare. Sono i risultati della nona campagna di monitoraggio delle acque di falda condotta dall'Arpa.
Oltre duecentoventi i prelievi fatti dalle aziende del polo chimico, e una trentina le contro-analisi a campione eseguite dai tecnici del dipartimento di Mantova. I risultati evidenziano la diffusa presenza di surnatante sia alla raffineria Ies sia alla Polimeri Europa, dove il prodotto organico è arrivato a galleggiare in mezzo ai terreni. Al Colorificio Freddi, che aveva fermato le pompe anti-veleni, i livelli di tetracloroetilene sono schizzati da 10 a 6mila microgrammi per litro. Allarme anche alla Tea per dei picchi di mercurio in via Brennero.
Sulla Gazzetta di Mantova in edicola oggi tutti i particolari.
Oltre duecentoventi i prelievi fatti dalle aziende del polo chimico, e una trentina le contro-analisi a campione eseguite dai tecnici del dipartimento di Mantova. I risultati evidenziano la diffusa presenza di surnatante sia alla raffineria Ies sia alla Polimeri Europa, dove il prodotto organico è arrivato a galleggiare in mezzo ai terreni. Al Colorificio Freddi, che aveva fermato le pompe anti-veleni, i livelli di tetracloroetilene sono schizzati da 10 a 6mila microgrammi per litro. Allarme anche alla Tea per dei picchi di mercurio in via Brennero.
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