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Biogas e posti letto invece di parmigiano Così cambia il campo

San Benedetto, sempre più gettonate le alternative alla tradizionale produzione di Parmigiano Reggiano

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SAN BENEDETTO PO. A percorrere i viottoli di campagna quasi non ce ne si accorge. Ma foraggio e mais che una volta serviva per le vacche da latte e il parmigiano, oggi finisce nei digestori per il biogas a produrre elettricità. La trasformazione è tipica del Nord agrario ricco: abbandono dei campi, ricerca d'alternative alla scarsa redditività. Ma per San Benedetto, ancora fortemente legato alla sua terra, le soluzioni vengono dalle produzioni di qualità.

«Fino a pochi anni fa l'attività agricola tradizionale era l'allevamento del bestiame - spiega Fabio Trentini, responsabile di zona della Coldiretti -. Ma oggi l'incertezza la fa da padrona. E se il parmigiano resta una produzione importante, certamente le nuove generazioni puntano a settori diversi».

Una latteria sociale, la San Martino, più i caseifici San Girolamo, San Carlo e San Giuseppe oltre alla cooperativa agricola di Portiolo, anch'essa produttrice di latte. Il panorama è in evoluzione con circa 6.100 capi bovini da latte allevati. Ma la chiusura della latteria gestita da Forattini e che ha lasciato strascichi giudiziari, per molti è una ferita ancora aperta.

«Dopo quella vicenda - prosegue Trentini - molti hanno abbandonato la produzione lattiera per dedicarsi a filiere alternative, come l'agroenergia». Oggi a San Benedetto è in funzione una centrale a biomasse a Gorgo ed una seconda nascerà in zona artigianale. Tiene l'allevamento suinicolo, con circa 47mila capi in oltre 30 allevamenti mentre la stima più recente (fonte Provincia di Mantova) indica in 280 le aziende agricole con 420 addetti a lavorare 4.730 ettari, dei quali il 90% coltivato a seminativi.

A trainare lo sviluppo, soprattutto le produzioni dop, soprattutto pere e uva. La ricchezza, insomma, non manca, testimoniata dalla crescita del 22% dei depositi bancari passati, secondo i dati di Bankitalia dai 49 milioni di euro del 1999 ai 62.7 milioni dell'anno scorso.  Un'agricoltura in trasformazione, insomma, che mantiene forte i suoi legami con il territorio circostante. A partire dal mercato contadino per passare agli agriturismi, 11, dei quali 7 con ristorazione e per un totale di 790 posti letto. E il mercato settimanale del martedì, che con 87 posteggi si avvicina per numero ai 96 negozi di tutto il territorio resta il punto secolare d'incontro dei sanbenedettini del centro e delle campagne. (fr.r.)
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