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Alluvionati inferociti Dito puntato sugli enti bresciani

Asola, riuniti un tavolo tecnico del Comune e i cittadini danneggiati dagli allagamenti dei giorni scorsi

Antonella Goldoni
1 minuto di lettura
ASOLA. Quale lezione dall'esondazione del Chiese? La domanda, che ad Asola è ricorrente, ha fatto da filo conduttore sia all'incontro dell'altra sera tra gli alluvionati che al tavolo tecnico in Comune. Il primo concentrato sull'immediato, su come uscire definitivamente dall'emergenza, il secondo proiettato a medio termine sulle contromisure da attivare per far sì che non accada più. E allora sono tornate le indicazioni già date al tavolo provinciale: servono una diga sul Caciabella, turbine, argini più alti e un maggiore collegamento tra i consorzi di bonifica e protezione civile. La strada da seguire è ormai chiara.  Più controverso lo stato d'animo dei residenti danneggiati dall'esondazione. Non c'erano tutti, martedì sera nella sede degli Alpini. Molti avevano scelto di monitorare il livello del fiume che fino alle 22 ha continuato a crescere, riaccendendo la paura, e terminare di mettere in sicurezza casa.  L'acceso confronto, moderato da alcuni giovani del villaggio Chiese, è iniziato con la distribuzione dei moduli di MantovaBanca per la possibilità di usufruire, entro la fine di novembre, di finanziamenti a tasso zero per affrontare le spese più urgenti.  Molte le polemiche. Quasi tutti sono convinti che la regolamentazione delle acque del lago d'Idro non sia stata trasparente e che l'avviso di arrivo della piena non sia stato dato per tempo. Ma Ragnoli, residente del Villaggio Chiese e assessore alla sicurezza, garantisce il contrario. Altri alluvionati hanno chiesto «perché, lo stesso sindaco Busi, dopo l'esondazione del 2009, non ha concretizzato le promesse di intervento immediato per la messa in sicurezza del quartiere?».  La fidducia nel Comune, comunque, non è venuta meno. Gli alluvionati confidano che si faccia portavoce forte del comitato dei villaggi colpiti, presso gli enti competenti. Azione che è passata, appunto, anche dal tavolo di lavoro in Sala dei Dieci per valutare cause, effetti, ma soprattutto ciò che è necessario fare per mettere in sicurezza immediata i villaggi. Ciò che è emerso verrà illustrato questa sera dall'Amministrazione desidera ai referenti del Comitato.
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