Feste per l'unità d'Italia? PocheIl sindaco sogna gli Asburgo
Un'interpellanza ha dato l'occasione al sindaco di Castelbelforte, Graziella Bussolini, di fare considerazioni non proprio entusiastiche sull'unità d'Italia e di manifestare il suo sogno: il ritorno degli Asburgo. Scintille in aula
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CASTELBELFORTE. Un'interpellanza nell'ultimo consiglio ha dato l'occasione al sindaco Graziella Bussolini di fare alcune considerazioni non proprio entusiastiche sull'unità d'Italia e di manifestare il il suo sogno: il ritorno degli Asburgo. I consiglieri d'opposizione le avevano chiesto di conoscere se ci fossero iniziative per festeggiare i 150 anni.
Il sindaco Graziella Bussolini ha risposto che «al momento è difficile prevedere cosa si possa fare visto che ci sono a disposizione delll'amministrazione soltanto 1.500 euro, comprese le festività tradizionali».
Poi ha colto l'occasione per esprimere una sua opinione sull'Unità. «Per coerenza storica si sarebbe dovuto festeggiare l'Unità d'Italia nel 2020, facendo riferimento alla presa di Porta Pia del 1870». Infatti fino al 1866 il Veneto e Mantova facevano ancora parte dell'Impero austro-ungarico. E sul periodo del dominio asburgico il sindaco ha espresso parole di ammirazione «per il perfetto e ordinato funzionamento dello Stato».
Un'uscita questa che ha provocato di riflesso la reazione del consigliere Sgarbossa che ha esclamato: «Viva l'Italia». Al che il vicesindaco Gazzani, leghista, ha prontamente replicato con un sonoro "Federalista".
Il sindaco Graziella Bussolini ha risposto che «al momento è difficile prevedere cosa si possa fare visto che ci sono a disposizione delll'amministrazione soltanto 1.500 euro, comprese le festività tradizionali».
Poi ha colto l'occasione per esprimere una sua opinione sull'Unità. «Per coerenza storica si sarebbe dovuto festeggiare l'Unità d'Italia nel 2020, facendo riferimento alla presa di Porta Pia del 1870». Infatti fino al 1866 il Veneto e Mantova facevano ancora parte dell'Impero austro-ungarico. E sul periodo del dominio asburgico il sindaco ha espresso parole di ammirazione «per il perfetto e ordinato funzionamento dello Stato».
Un'uscita questa che ha provocato di riflesso la reazione del consigliere Sgarbossa che ha esclamato: «Viva l'Italia». Al che il vicesindaco Gazzani, leghista, ha prontamente replicato con un sonoro "Federalista".
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