Tagli alle agenzie entrate Uffici territoriali in affanno
Dimezzate le unità a Suzzara, Castiglione e Viadana. La Cisl non ci sta
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SUZZARA. Quaranta impiegati in meno rispetto a sette anni fa: la riorganizzazione dell'Agenzia delle Entrate fa infuriare i sindacati. Se negli uffici di Mantova nulla o quasi è cambiato (si è passati da 108 a 104 unità), a pagare sono invece le sedi territoriali di Suzzara, Viadana, Castiglione e Bozzolo, che negli anni hanno visto dimezzarsi la forza lavoro. Disagi in vista per gli utenti? «I distaccamenti - spiega Stefano Turrin della Cisl - devono garantire una grossa mole di lavoro, ma dei 179 impiegati del 2004, quest'anno ne sono rimasti in carica solo 142».
Nelle scorse settimane la Gazzetta aveva riportato le lamentele dei cittadini (e dei professionisti in particolare) di Bozzolo, dove l'ufficio dell'Agenzia accoglie il pubblico solo una volta alla settimana, contro le tre aperture che venivano effettuate precedentemente.
«Il nuovo piano dell'Agenzia - spiega Turrin - prevede che non vengano sostituiti i lavoratori pensionati e che i servizi, specie quelli di controllo, vengano accentrati il più possibile sulla sede provinciale del Boma». Ma allora che fine faranno gli uffici territoriali? I cittadini dell'intera provincia dovranno raggiungere Mantova per ogni tipo di pratica fiscale? «No - spiega Turrin - ma è ovvio che al personale delle sedi distaccate verrà chiesto qualche sacrificio. Il processo di accentramento, iniziato un paio d'anni fa su scala nazionale, non è certo un espediente innovativo: invece di andare avanti, stiamo tornando indietro».
E non solo. «La lotta per l'evasione fiscale - conclude il sindacalista della Cisl - in questi anni ha dato ottimi risultati, ma gli introiti evidentemente non vengono investiti per migliorare il servizio. Nessuno contesta all'Agenzia di voler portare a Mantova il servizio di accertamento fiscale, ma questa nuova strategia non può penalizzare chi abita a quaranta chilometri dal capoluogo». I numeri, in effetti, sembrano dare ragione a Turrin: negli ultimi sette anni il numero di impiegati a Viadana è sceso da sei a tre. A Suzzara da 37 a 20. A Castiglione da 28 a 15. Solo Mantova tiene: da 108 a 104.
Nelle scorse settimane la Gazzetta aveva riportato le lamentele dei cittadini (e dei professionisti in particolare) di Bozzolo, dove l'ufficio dell'Agenzia accoglie il pubblico solo una volta alla settimana, contro le tre aperture che venivano effettuate precedentemente.
«Il nuovo piano dell'Agenzia - spiega Turrin - prevede che non vengano sostituiti i lavoratori pensionati e che i servizi, specie quelli di controllo, vengano accentrati il più possibile sulla sede provinciale del Boma». Ma allora che fine faranno gli uffici territoriali? I cittadini dell'intera provincia dovranno raggiungere Mantova per ogni tipo di pratica fiscale? «No - spiega Turrin - ma è ovvio che al personale delle sedi distaccate verrà chiesto qualche sacrificio. Il processo di accentramento, iniziato un paio d'anni fa su scala nazionale, non è certo un espediente innovativo: invece di andare avanti, stiamo tornando indietro».
E non solo. «La lotta per l'evasione fiscale - conclude il sindacalista della Cisl - in questi anni ha dato ottimi risultati, ma gli introiti evidentemente non vengono investiti per migliorare il servizio. Nessuno contesta all'Agenzia di voler portare a Mantova il servizio di accertamento fiscale, ma questa nuova strategia non può penalizzare chi abita a quaranta chilometri dal capoluogo». I numeri, in effetti, sembrano dare ragione a Turrin: negli ultimi sette anni il numero di impiegati a Viadana è sceso da sei a tre. A Suzzara da 37 a 20. A Castiglione da 28 a 15. Solo Mantova tiene: da 108 a 104.
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