Aler, in vendita 149 appartamenti
Il presidente: stop alle case nuove, punteremo soltanto sulla manutenzione che ha bisogno di essere finanziata con le dismissioni
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Vendere gli alloggi più appetibili per incamerare i soldi necessari alla manutenzione degli altri che rimarranno a disposizione. Ecco l'obiettivo che l'Aler si pone con il piano alienazioni che prevede la messa sul mercato di 171 appartamenti. Da cui conta di incassare 3-4 milioni di euro nell'arco dei prossimi cinque anni.
«Quelli che ci serviranno per la manutenzione del nostro patrimonio abitativo che ammonta a circa 3.500 alloggi - dice il presidente Romano Arioli -, dopo esserci resi conto che costruire nuove case per noi è insostenibile».
Il numero uno di Viale Risorgimento annuncia un cambio di strategia per l'Azienda che si occupa di edilizia popolare: «Visto che noi sopravviviamo solo con i canoni d'affitto, e che la morosità tende a crescere sempre di più, e che costruire il nuovo significa accollarsi il 30% dei costi, è inevitabile cambiare obiettivi. E' giunta l'ora di chiudere i cantieri in corso, o di portare a termine i programmi già impostati come gli alloggi a Borgochiesanuova previsti nel contratto di quartiere, e di concentrarci sulle manutenzioni. Da qui parte il nostro piano vendite, su cui stiamo usando anche la fantasia per cercare di condurlo in porto. Per esempio, stiamo valutando quali appartamenti vendere, magari ad imprese edili, con un mix di denaro liquido e di lavori».
Eppure, vi sarebbero grosse opportunità per costruire nuove abitazioni: «Ci hanno chiesto - rivela il presidente - di partecipare ad un programma per costruire case solo per immigrati dall'India. Vedremo». Il piano vendita, suddiviso in due lotti da 124 e 47 alloggi, è già partito. Dei 171 appartamenti (110 a Mantova e il resto in provincia), 22 sono già stati venduti (16 agli inquilini, gli altri sei erano sfitti), mentre sette (in via Visi e in via Sauro) andranno all'asta il prossimo 12 maggio.
L'Aler ha già incassato un milione 34mila euro, mentre spera che dalla prossima gara arrivino altri 480mila euro. Per quanto riguarda gli altri appartamenti, si procederà mano a mano che i tecnici daranno l'ok. «Abbiamo in programma anche un piano supplementare - annuncia Arioli - per vendere altri 130 alloggi in città, la maggior parte in via Juvara a Lunetta, e un'ottantina in provincia, ma per questo avremo bisogno dell'ok della Regione, per cui servirà del tempo».
Il piano vendite è rivolto sia agli inquilini Aler (che beneficeranno di uno sconto del 36% sul prezzo fissato dall'Agenzia del territorio), sia al mercato per quanto riguarda gli appartamenti sfitti. Gli alloggi messi in vendita per la maggior parte si trovano a Mantova, molti in zone vicino al centro come via Nazario Sauro e viale Risorgimento; altri sono in Te Brunetti, Due Pini-Pompilio, in Valletta Valsecchi (in via Volta e in via Scalarini), Lunetta e Formigosa. «Abbiamo anche preso contatti con le banche per agevolare gli acquirenti nell'accensione dei mutui» dice Arioli. Che tiene a precisare un punto: «Noi non siamo immobiliaristi, né vogliamo a far cassa. Vendiamo solo perché i soldi ci servono per la manutenzione che non può più attendere».
«Quelli che ci serviranno per la manutenzione del nostro patrimonio abitativo che ammonta a circa 3.500 alloggi - dice il presidente Romano Arioli -, dopo esserci resi conto che costruire nuove case per noi è insostenibile».
Il numero uno di Viale Risorgimento annuncia un cambio di strategia per l'Azienda che si occupa di edilizia popolare: «Visto che noi sopravviviamo solo con i canoni d'affitto, e che la morosità tende a crescere sempre di più, e che costruire il nuovo significa accollarsi il 30% dei costi, è inevitabile cambiare obiettivi. E' giunta l'ora di chiudere i cantieri in corso, o di portare a termine i programmi già impostati come gli alloggi a Borgochiesanuova previsti nel contratto di quartiere, e di concentrarci sulle manutenzioni. Da qui parte il nostro piano vendite, su cui stiamo usando anche la fantasia per cercare di condurlo in porto. Per esempio, stiamo valutando quali appartamenti vendere, magari ad imprese edili, con un mix di denaro liquido e di lavori».
Eppure, vi sarebbero grosse opportunità per costruire nuove abitazioni: «Ci hanno chiesto - rivela il presidente - di partecipare ad un programma per costruire case solo per immigrati dall'India. Vedremo». Il piano vendita, suddiviso in due lotti da 124 e 47 alloggi, è già partito. Dei 171 appartamenti (110 a Mantova e il resto in provincia), 22 sono già stati venduti (16 agli inquilini, gli altri sei erano sfitti), mentre sette (in via Visi e in via Sauro) andranno all'asta il prossimo 12 maggio.
L'Aler ha già incassato un milione 34mila euro, mentre spera che dalla prossima gara arrivino altri 480mila euro. Per quanto riguarda gli altri appartamenti, si procederà mano a mano che i tecnici daranno l'ok. «Abbiamo in programma anche un piano supplementare - annuncia Arioli - per vendere altri 130 alloggi in città, la maggior parte in via Juvara a Lunetta, e un'ottantina in provincia, ma per questo avremo bisogno dell'ok della Regione, per cui servirà del tempo».
Il piano vendite è rivolto sia agli inquilini Aler (che beneficeranno di uno sconto del 36% sul prezzo fissato dall'Agenzia del territorio), sia al mercato per quanto riguarda gli appartamenti sfitti. Gli alloggi messi in vendita per la maggior parte si trovano a Mantova, molti in zone vicino al centro come via Nazario Sauro e viale Risorgimento; altri sono in Te Brunetti, Due Pini-Pompilio, in Valletta Valsecchi (in via Volta e in via Scalarini), Lunetta e Formigosa. «Abbiamo anche preso contatti con le banche per agevolare gli acquirenti nell'accensione dei mutui» dice Arioli. Che tiene a precisare un punto: «Noi non siamo immobiliaristi, né vogliamo a far cassa. Vendiamo solo perché i soldi ci servono per la manutenzione che non può più attendere».
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