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L'Asl dà buca ai sindaci sui vaccini

Amicabile: chiesto un incontro un mese e mezzo fa sul centro di Castiglione

Vincenzo Corrado
1 minuto di lettura
CASTIGLIONE. Un incontro inseguito da più di un mese. Nessuna risposta. I sindaci dell'Alto Mantovano attaccano l'Asl: «Chiediamo un vertice sul nuovo centro vaccini, ma veniamo ignorati».

Un unico centro vaccinale per l'Alto Mantovano. L'Asl da tempo sta lavorando per migliorare qualità e sicurezza del servizio.  L'idea: l'ospedale San Pellegrino di Castiglione punto di riferimento del distretto socio-sanitario della zona. Una struttura in grado di fornire l'assistenza adeguata anche nel caso che qualcosa vada storto durante la vaccinazione.

Ad oggi i centri accreditati sono quattro: Guidizzolo, Goito, Volta e appunto Castiglione.  «A metà marzo - spiega il primo cittadino di Ponti sul Mincio Roberto Amicabile - abbiamo avuto un faccia a faccia con l'Asl sul nuovo centro dei vaccini e già in quel caso i sindaci erano stati avvisati del summit appena un paio di giorni prima. Ora addirittura siamo davanti al silenzio dell'azienda ospedaliera, che non ha mai risposto alla nostra richiesta di incontro inviata il primo aprile».

«Il punto - continua Amicabile - è che non sappiamo quanto Borrelli sia informato delle criticità dell'Alto Mantovano, e vorremmo un confronto diretto con lui per trovare una soluzione che non penalizzi nessun comune». Come a dire: il nuovo direttore generale dell'Asl non può escluderci e prendere una decisione del genere senza consultarci.

Ma quali sono nel dettaglio le riserve dei sindaci sulla riorganizzazione proposta dalla Regione? Detto che nessun primo cittadino mette in dubbio la bontà delle intenzioni dell'Asl, che vuole un servizio qualitativamente migliore e meno ambulatori aperti solo per un paio d'ore al giorno, qualcuno ha storto il naso.  Il motivo sono i chilometri che separano i comuni collinari da Castiglione. Per questo i sindaci hanno chiesto nell'incontro di marzo all'Asl di non chiudere il centro vaccinale di Volta Mantovana.

«Proprio non sappiamo spiegarci il silenzio dell'Asl - conclude Amicabile -. La questione del centro vaccini è molto importante per il nostro territorio e invece veniamo completamente ignorati. Noi cerchiamo il dialogo e speriamo di poterci mettere attorno ad un tavolo con l'Asl per trovare una soluzione condivisa».  Il timore di Amicabile, che si è fatto portavoce di tutti i sindaci della zona, è uno solo: primi cittadini tagliati fuori dalla discussione che porterà alla decisione definitiva. E consegunte lamentele dei cittadini.
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