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La Cardiochirurgia del Poma ora ha il nuovo primario

In tre settimane il manager Stucchi ha trovato il successore di Zogno. Dall’ospedale di Brescia è in arrivo Manfredo Rambaldini

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di Roberto Bo

 MANTOVA. Il Carlo Poma ha già il sucessore di Zogno. Giovedì la direzione generale dell’azienda ospedaliera ha comunicato la nomina del nuovo primario.

A dirigere il reparto che per dieci anni è stato guidato da Mario Zogno sarà il dottor Manfredo Rambaldini, 52 anni, dal 2004 primario di Cardiochirurgia agli Spedali Civili di Brescia. Al suo attivo ha 2.780 interventi chirurgici, di cui più della metà come primo operatore in procedure chirurgiche maggiori.

Il direttore generale Luca Stucchi, tramite una nota, ha sentito il dovere di motivare la sua scelta: «La nomina di Rambaldini è sostenuta dai grandi risultati conseguiti durante il suo mandato a Brescia. A lato dell'importante curriculum professionale che posiziona Rambaldini agli alti vertici della chirurgia italiana – si legge in un comunicato dell’ospedale – sono evidenti spiccate doti gestionali che puntano sulla comunicazione e collaborazione dell'équipe multidisciplinare, sull'importanza dell'ascolto dei pazienti attraverso customer satisfaction, sull'attenzione fondamentale all'adeguamento dei propri processi clinici e assistenziali agli standard internazionali di qualità (Join Commission International)».

Entro pochi giorni sarà definita la data in cui il nuovo primario prenderà servizio.

«Le competenze della nuova direzione di struttura – si legge ancora nella nota del Poma – garantiranno a Mantova il successo in una branca ultraspecialistica imprescindibile per la tutela della salute dei cittadini dell'intero territorio provinciale».

Una nomina velocissima quella operata dal manager Stucchi, se si pensa che l’ex primario Zogno ha lasciato l’ospedale di Mantova solo poche settimane fa. E’ ancora nell’aria la polemica scoppiata in occasione dell’ormai famosa cena dei saluti del 10 maggio in un ristorante di Rivalta sul Mincio, durante la quale Zogno aveva dichiarato davanti ad un centinaio di persone, prevalentemente colleghi di lavoro, di andarsene perché non era riuscito a realizzare quello che voleva nell’ambito dell’organizzazione del reparto. Per questo aveva tirato in ballo il direttore generale: «Vado via perché non mi ascolta. Sappiate però che se cambia il direttore generale al Poma e quello nuovo mi richiama io sono disposto a tornare»

Anche Zogno, come il suo successore, arrivava dall’ospedale di Brescia. Dei ventuno candidati che si erano presentati al concorso per il posto da primario di Cardiochirurgia negli ultimi giorni i papabili erano rimasti sei. Nelle ultime 48 ore solo due. E nell’ambito di questa coppia Stucchi ha scelto il dottor Rambaldini.

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