Pedopornografia on line nella Bassa Arrestato un operaio, una denuncia
In carcere un 44enne: nel pc aveva oltre 7mila immagini e 74 filmati soprattutto di Manga giapponesi. Indagato un artigiano 55enne

MANTOVA. Un operaio 42enne arrestato e un artigiano 55enne denunciato a piede libero: è questo l’esito di un’indagine condotta dalla sezione di Mantova della Polizia postale nell’ambito di un giro di materiale pedo-pornografico on line.
L’arrestato è O.S., celibe, residente nella Bassa mantovana: è stato trovato in possesso - informa una nota della Questura di Mantova - di «ingente materiale pedo-pornografico, file video ed immagini custodite nel proprio computer e su altri supporti magnetici». In tutto, oltre 7mila immagini e 74 file video, «salvati scrupolosamente e da tempo, già dal 2009, nel computer, che teneva nella propria stanza da letto. Tra le immagini anche fumetti Manga che riproducono sesso tra minori di 18 anni - prosegue il comunicato -, immagini che sono considerate comunque elementi probatori al fine della condanna». O.S. si trova ora in carcere a Mantova, in attesa della convalida dell’arresto.
Il denunciato, invece, è R.R., coniugato, anch’egli residente nella Bassa mantovana. L’artigiano, informa la nota, «è indagato per divulgazione di materiale pedo-pornografico, essendo stato accertato che sulla linea telefonica dove è collegato il suo computer è stato scaricato materiale pedo-pornografico, un file video immagine, monitorato dalle forze di Polizia organi collaterali esteri».
Le indagini sono coordinate dalla Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, competente per i reati contestati, per i quali sono previste pene fino a 12 anni di reclusione.
La Polizia postale - conclude il comunicato - svolge attività di contrasto per identificare utenti italiani che riproducono materiale pedo-pornografico da siti esteri, mediante intercettazioni e attività sotto copertura. La Polpost informa gli utenti web che accidentalmente dovessero visionare film video e immagini di contattare i loro uffici e comunicare quanto accaduto al fine di tutelarsi e dimostrare la non intenzionalità nello scaricare il materiale in questione da programmi file sharing.
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