Sabotaggio nel condominio vuoto Aperta l'acqua, cede un soffitto
Vandalismo all’interno dell'immobile tra via Volta e via Grossi. Case già assegnate ma ancora non abitate

di Giancarlo Oliani
Atto di sabotaggio all’interno del condominio popolare tra via Volta e via Grossi in Valletta Valsecchi. Qualcuno lunedì sera si è introdotto all’interno e dopo aver raggiunto il primo piano, ha staccato una tubatura dell’acqua.
Una perdita consistente che poteva causare danni enormi se qualcuno non avesse avvisato per tempo i vigili del fuoco e la polizia locale. L’infiltrazione ha comunque provocato il crollo di una controsoffittatura all’interno di un locale del piano terra.
E’ proprio il caso di dire che piove sul bagnato. Il palazzo è stato costruito non più di due anni e mezzo fa, ma le pareti degli appartamenti sono già piene di muffa e molti bagni, usati dagli operai durante i lavori, non sono mai stati ripuliti. Da tempo ormai tutti gli alloggi popolari di quel condominio, di un’inquietante colore grigio, sono stati assegnati. «Molte famiglie mi chiedono quando possono entrare - commenta l’assessore ai servizi sociali Arnaldo De Pietri - e io rispondo che è solo questione di tempo». Beh, a dire il vero, di tempo ne è già passato parecchio senza che nessuno mai abbia potuto spiegare il perché ancora oggi gli appartamenti sono vuoti. Ora, a quanto pare, il tempo serve per riparare i guasti, ritinteggiare tutte le pareti e soprattutto per ripulirlo da cima a fondo, cosa che secondo De Pietri la ditta costruttrice avrebbe accuratamente evitato.
L’assessore ai lavori pubblici Gianpaolo Benedini è stato tempestivamente informato dell’accaduto. Lui stesso ha chiarito la natura dolosa di quel guasto. Del resto è il destino di strutture troppo a lungo dimenticate e soprattutto non presidiate. Il fatto che qualcuno sia entrato e che abbia provocato il danno, lascia supporre che l’edificio possa essere sfruttato da clandestini.
«Stiamo ultimando tutti i lavori necessari per farvi entrare le famiglie - chiarisce Benedini - a cominciare dalle pulizie. C’è inoltre un problema all’ascensore che deve essere risolto. Se tutto procede senza intoppi entro la fine del mese il palazzo potrà essere consegnato affinché le famiglie assegnatarie possano entrare».
La polizia locale, allarmata dal gesto vandalico, potenzierà i servizi di controllo. Resta da chiedersi come abbiamo potuto penetrare all’interno, dal momento che tutte le porte sono chiuse e non ci sarebbero segni di effrazione.
La storia di questo condomino, costruito sui ruderi delle vecchie case comunali fatte abbattere ai tempi della giunta Burchiellaro perché fatiscenti, è fatta di continui ritardi.
Ritardi di ogni genere, a partire dall’ammodernamento delle linee elettriche di tutta via Grossi, che hanno visto un lungo braccio di ferro tra Enel e Comune.
Poi il certificato antincendio dei vigili del fuoco che ha richiesto molto tempo e i problemi alle autorimesse, risolti in tempi recenti.
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