Comuni 007 del fisco Sono già 120 le denunce
Parte la macchina antievasione nelle 16 realtà convenzionate con l’Agenzia delle Entrate. Ma i sindaci sono pessimisti

di Francesco Romani
MANTOVA
La sorpresa della manovra di Ferragosto, che salva i piccoli Comuni, ma condanna alla sparizione le Province, dà anche agli enti locali la possibilità di utilizzare appieno i recuperi fiscali. I comuni, in sostanza, potranno tenersi in cassa il 100%degli accertamenti andati a buon fine, invece che la metà. Condizione, ovviamente, sarà che l’Agenzia delle Entrate abbia ricevuto una “segnalazione qualificata” dall’Ente locale. Che sarà quindi incentivato ad indicare agli 007 del fisco i propri cittadini non in regola.
Per sapere se funzionerà questo meccanismo non occorrerà attendere tanto tempo. Già oggi, infatti, i Comuni sono obbligati per legge a comunicare alla Agenzia delle Entrate le situazioni anomale. Ma il complesso delle procedure si è rivelato spesso uno scoglio difficile da affrontare per i piccoli organici comunali, oggi sempre più risicati a causa del blocco delle assunzioni e del Patto di stabilità. Per questo sono in atto da alcuni mesi delle convenzioni con l’Agenzia delle Entrate di Mantova che semplifichi il lavoro da svolgere nei singoli comuni fornendo aiuti e mezzi tecnici.
In sostanza, la macchina dei patti antievasione è nel Mantovano alle prime battute, anche se promette di entrare a regime a breve, e i numeri forniti dalla direzione regionale delle Agenzie delle Entrate lo testimoniano.
Innanzitutto i Comuni convenzionati. Sono 16 sul totale dei 70 Comuni mantovani. Si va da piccole realtà, come Rivarolo Mantovano o Ceresara, ad altre più importanti come San Benedetto Po, Sermide e Suzzara, sino al capoluogo Mantova. In questi municipi lo sforzo per scoprire gli evasori fiscali sarà sorretta dall’aiuto della Agenzia delle entrate che permetterà di velocizzare la liquidazione, l’accertamento e la riscossione dei tributi dovuti. Le intese prevedono che gli Enti locali forniscano alla Agenzia gli elementi utili per la conoscenza della realtà urbanistica ed economica locale, creando anche gruppi di studio formati da funzionari comunali. In cambio l’Agenzia delle entrate fornirà gli strumenti utili per la crescita professionale dei dipendenti comunali , attraverso corsi.
Il primo di questi, va sottolineato, si è tenuto a marzo, pochi mesi dopo l’avvio delle prime convenzioni comunali che, si presume, raddoppieranno entro fine anno. Solo da pochi mesi, in sostanza, i Comuni si sono attrezzati per inviare le proprie segnalazioni. Che sono già, in numero assoluto, 120, a riprova che la macchina anti evasione si stqa lentamente avviando. impossibile, al momento fornire invece un dato quantitativo su quanto hanno fruttato gli accertamenti in termini economici. Va comunque ricordato che se a livello regionale a marzo l’ammontare complessivo delle tasse recuperate era di 7 milioni di euro, a inizi luglio la cifra è quasi raddoppiata, passando a 13 milioni.
Critici , comunque, i sindaci sulla capacità dello s trumento loro dato in mano. «Ci viene chiesto di fare il “lavoro sporco” – spiega il referente dell’Anci Andrea Bassoli, di Pieve – . Ma non abbiamo gli strumenti concreti per operare. I nostri uffici tributi fanno già fatica a fare il recupero dell’Ici, non possono svolgere anche la funzione di Agenzia fiscale».
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