Pd: alleanze senza preclusioni ma stop agli interessi immobiliari
Castiglione delle Stiviere, primi passi in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Pd pronto ad alleanze «senza preclusioni sulla base di precisi punti programmatici». Ma con paletti precisi per «costruire una coalizione che non abbia al proprio interno portatori di interessi privati nel settore immobiliare».
Si muove poggiandosi a questi due pilastri la serie di confronti del Partito Democratico in vista della scadenza elettorale amministrativa di primavera. Partendo dal rapporto privilegiato con i gruppi con i quali ha condiviso l’opposizione (Socialisti ambientalisti e Sel), ma consapevole che le fratture interne allo schieramento moderato offrono spazi di manovra impensabili sino a pochi anni fa. «Corriamo per vincere – spiega la segretaria Adele Pettenati –. Ma questo non vuol dire che faremo coalizioni a qualsiasi costo. Vogliamo mantenere la nostra identità riformista e un programma coerente. Per questo riteniamo la discontinuità con l’attuale amministrazione un punto assolutamente necessario».
Ma già Sel ha fatto sapere di essere indisponibile ad un’eventuale terna con Pd e il raggruppamento civico centrista promosso da Angelo Foschini. Per di più la sinistra castiglionese (Massimo Mergoni e Doriano Caiola) invita Pd e Sel a dar vita ad una «alternativa efficace alle liste civiche nelle quali si maschera la destra». Pd tra due fuochi, insomma, costretto a scegliere fra centristi e sinistra. Ma la stessa Pettenati spiega. «Noi partiamo dal programma per trovare compagni di strada che condividano le nostre idee». E le proposte sono tante: dalla valorizzazione del centro storico e dei quartieri periferici attraverso il meccanismo degli incetivi alle attività compatibili e della creaione di spazi pubblici; alla riqualificazione dei 5 Continenti; agli interventi sociali e di integrazione dei giovani immigrati; al ripristino della postazione 118 o alla soluzione dell’annosa questione Pirossina. Temi ad ampio raggio, insomma, sui quali già ora è aperto il dibattito. (fr.r.)
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