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Sottopasso Mantovanella: piace l’idea del tunnel

Porto, alla presentazione del Politecnico polemica tra Pezzali e un cittadino. E l’ex sindaco accusa: «Ricalca il progetto presentato da Asep nel 2009»

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PORTO

Tra le 5 elaborazioni relative al sottopasso ferroviario a Mantovanella, formulate dal Politecnico di Milano, sede territoriale di Mantova, quella che ha riscontrato maggiore gradimento dall'assemblea riunita lunedì sera in sala civica a Bancole, riguarda la costruzione di un tunnel sotterraneo lungo 21 metri, adiacente alla stazione, su area di proprietà comunale, riemergendo poi in prossimità dell'uscita della zona deposito. Lo studio di fattibilità dell'opera è stato illustrato ai cittadini, sollevando un alterco piuttosto acceso tra l'ex direttore di Asep, Remo Pezzali ed un signore, entrambi presenti tra il pubblico. Nell'animata discussione sono volate accuse di ritardi nell'esecuzione dell'infrastruttura, «che avrebbe dovuto essere fatta prima di urbanizzare, quando c'erano anche più soldi», ottenendo in cambio l'insinuazione che il progetto ricalcasse «quanto presentato da Asep nella primavera del 2009». La controversia sembra sia poi proseguita anche fuori dalla sala. Il costo del sottopasso è stato preventivato tra i 4-4,5 milioni di euro. Nell'ambito del piano triennale delle opere, l'amministrazione comunale ha previsto nel 2013 un investimento di 4 milioni. È stato spiegato che l'ipotesi sopra descritta potrebbe essere realizzata senza interruzione del traffico stradale e ferroviario. «Essendo l'opera inserita in una progettazione di interesse interregionale per la metropolitana leggera Mantova-Verona, è maggiore la possibilità di accedere ai finanziamenti», ha spiegato Pietro Lenna della sede territoriale della Regione Lombardia.

All'incontro erano presenti tra gli altri il sindaco Maurizio Salvarani, l'assessore ai lavori pubblici Pier Claudio Ghizzi, Vittorio Valpondi e Mauro Bianconi del Politecnico. (g.s.)

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