Piccola rivoluzione nel 2012 Al volante anche a 17 anni
L’Aci informa che a partire dal 21 aprile 2012 un diciassettenne, provvisto di patente A per la moto, potrà guidare un’auto se al suo fianco siederà un adulto. E’ una piccola rivoluzione del codice della strada. Per il presidente dell’Aci di Modena, Orlandi,si tratta di un passo importante verso la sicurezza

MANTOVA. Dal 21 aprile 2012 rivoluzione per la patente: si potrà guidare a 17 anni, ma con la guida accompagnata. Basta avere la patente A per la moto. L’autorizzazione è rilasciata solo dopo aver frequentato 10 ore di guida pratica in autoscuola ed è vincolata alla presenza in vettura di un accompagnatore che abbia la patente da oltre 10 anni e un’età inferiore ai 60 anni.
Quindi, dal 21 aprile sarà possibile cominciare a impratichirsi alla guida di un’autovettura, con quella che viene definita, dal Codice della Strada, la Guida Accompagnata. E’ limitata ai giovani che abbiano già conseguito, a 16 anni, la patente A che abilita alla guida per i motocicli. Al compimento del loro 17° anno potranno richiedere l’autorizzazione a guidare un’auto, affiancati da un guidatore esperto e “nominato” perché idoneo per questo incarico. Ovvero che non abbia avuto pendenze sulla patente per comportamenti anomali, guidi dal almeno 10 anni e abbia un’età inferiore ai 60 anni.
A ricordare questa importante innovazione del codice della strada è l’Automobile Club di Modena che, in Italia, ha anticipato l’utilizzo dei simulatori di guida nelle autoscuole. Il presidente Angelo Orlandi fa sapere anche che la presenza nel traffico di diciassettenni sarà facilmente individuabile in quanto si dovrà esporre sulla vettura il cartello GA (Guida Accompagnata).
«Da parte nostra -aggiunge Orlandi - abbiamo già anticipato, tra i primi in Italia, l’utilizzo dei simulatori di guida per dare l’opportunità ai giovani alunni delle nostre autoscuole di poter fare delle prove pratiche per fare esperienza senza incorrere in problemi, in estrema sicurezza. A seguire abbiamo messo in cantiere la piattaforma Ready2go».
Le statistiche ricordano che sono i giovani coloro che sono coinvolti negli incidenti con il maggior numero di morti. «Noi siamo assolutamente favorevoli a questa nuova disposizione - precisa il responsabile dell’Aci di Modena - innanzi tutto perché potranno accedere alla Guida Accompagnata i ragazzi che hanno già conseguito una patente A e quindi già conoscono le regole del Codice. La Guida Accompagnata non esonera dal dover poi seguire il normale iter per il conseguimento della patente B, al compimento del 18° anno.
Reputo che al momento in cui saranno lasciati soli avranno un bagaglio di esperienze che potrà essere solo positivo, per gestire le situazioni di emergenza e prevenire quanto è possibile. Già oggi riscontriamo, tra coloro che fanno un uso sistematico del nostro simulatore di guida, che hanno una maggiore tranquillità nell’approccio all’esame». Il simulatore però non eviterà l’ineluttabile. «Quello ci sarà sempre. Al simulatore si arriva molto vicini alla realtà ma non è sufficiente. La macchina virtuale ha una sua tipologia di risposta. Ogni vettura sulla strada ha una propria reazione in funzione del suo stato tecnico. – conclude Orlandi- reputo che questo approccio, con una nuova situazione nell’apprendistato dei giovani, possa essere un passo avanti verso la sicurezza».
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