Mette il veleno nei salami per punire i ladri Il magistrato lo indaga per avvelenamento
Gli insaccati, rubati in cascina, potrebbero essere venduti ad un ignaro cliente. Il norcino li ha riempiti di volpicida per farla pagare ai ladri che lo perseguitano

MANTOVA. L’allarme è a trecentosessanta gradi e arriva direttamente dalle forze dell’ordine: attenzione ai salami fatti in casa. Anzi, attenti a quei tre. In circolazione ci sono tre salami insaccati da un anziano rodigino che li ha conditi con del veleno per volpi. Un errore? Niente affatto. L’agricoltore voleva farla pagare ai ladri che ogni tanto vanno a fargli visita per portargli via le prelibatezze che confeziona con tanta cura.
I ladri sono tornati ed il rischio è che vendano ora gli insaccati avvelenati ad ignari clienti. Per questo è scattato l’allarme. In accordo con il magistrato Stefano Longhi sono allertati gli ospedali di Rovigo e Trecenta, ma anche di Mantova e Ferrara,
«La situazione viene costantemente seguita e monitorata e i carabinieri sono pronti a diramare ulteriori informazioni nel caso si verifichino casi di avvelenamenti di persone o se l'allarme dovesse rientrare – dice il sostituto Longhi – Non creiamo allarmismi, per il momento il consiglio è di non mangiare alcun insaccato di provenienza incerta».
Protagonista dell’insolita vicenda è un anziano che vive a Canaro, paesino del Medio Polesine situato lungo il Po. Verso le 12,30 di ieri ai carabinieri della locale stazione arriva da parte dell’uomo la segnalazione-denuncia del furto. All’inizio sembra uno dei colpi che spesso avvengono in questa stagione nelle case di campagna del Polesine. In questa zona è tradizione, all’arrivo dell’inverno, uccidere il maiale che è stato allevato con cura durante l’anno.
Dopo l’uccisione dei suino, in apposite stanze vengono gelosamente posti a stagionare salami da taglio, cotechini, bondole e salsicce che poi finiscono sulle tavole ben imbandite. Questo è quello che pensano sulle prime i carabinieri che raccolgono la denuncia. Ma nel corso del racconto l’anziano svela un pericoloso retroscena. Svela che tre salami li aveva adulterati perché era stanco di subire furti ogni anno, l’ultimo addirittura era stato messo a segno un paio di settimane fa.
Ha raccontato di aver messo in tre degli insaccati, infilati in mezzo al quintale che gli è stato rubato, una sostanza tossica che i carabinieri definiscono “veleno per volpi tipo Curatel” in una quantità che non è ancora stata stabilita. Così in giro, in mezzo al bottino di prelibatezze portato via dai ladri, c’è anche una sostanza pericolosissima. Dopo la rivelazione, i carabinieri della stazione di Canaro hanno avvertito il magistrato di turno, Stefano Longhi. L’anziano, secondo i carabinieri, appare attendibile, perché la sua intenzione sarebbe stata solo quella di dare una lezione ai ladri.
I commenti dei lettori