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Allarme mafia dei giudici: «Mantova, attenta alle infiltrazioni nelle aziende»

L’apertura dell’anno giudiziario ha riservato un preouccupante capitolo a Mantova per ciò che riguarda le infiltrazioni mafiose. Il procuratore generale della Corte d’Appello di Brescia, Papalia, ha confermato infatti il processo di graduale infiltrazione di esponenti dei vari clan mafiosi. Nel Mantovano sono in aumento i reati. Pochi i magistrati e la sede del tribunale di Castiglione sarà chiusa

Giancarlo Oliani
1 minuto di lettura

BRESCIA. Allarme mafia nel Mantovano. A denunciare la metastasi criminale nella nostra provincia è il procuratore generale della Corte d’appello di Brescia Guido Papalia. «I sintomi - ha detto nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario - sono inequivocabili e quello che è accaduto a Mantova lo conferma in pieno.

Una preoccupazione condivisa non solo dal procuratore capo Antonino Condorelli, ma anche da due eminenti magistrati mantovani: Gianfranco Villani, giudice per le indagini preliminari e probabile presidente di sezione del tribunale di Mantova ed Enzo Rosina, giudice della prima sezione della Corte d’appello di Brescia. Papalia ha lanciato anche un monito alle amministrazioni locali: «Per avere la mani pulite non è affatto sufficiente tenerle in tasca, ma occorre invece agire concretamente per evitare che i tentacoli della piovra, si impadroniscano dei posti di potere». E per potere Papalia intende quello che si concretizza nei saloni dei consigli d’amministrazione delle società.

Nella nostra provincia sono in aumento i furti, l’usura, le bancarotte fraudolente, i reati fiscali e quelli relativi all’immigrazione. Sullo sfondo la ristrettezza delle risorse, la chiusura della sede distaccata del tribunale di Castiglione e la soppressione dei giudici di pace. La procura di Mantova è in piena emergenza. Con la partenza di tre sostituti - commenta il numero uno Condorelli - è stato praticamente vanificato il lavoro svolto negli ultimi due anni.

Il rappresentante del Csm non ha dubbi: l’Italia non si può più permettere di mantenere oltre 2000 uffici giudiziari e 3000 edifici. Servono tagli e per la provincia di Mantova la sede di Castiglione è destinata a chiudere, così come saranno soppressi i giudici di pace. Un istituto che potrà essere mantenuto solo a spese dei Comuni.

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