Il giorno in cui il mar Egeo inghiottì 55 mantovani
Seconda guerra mondiale. Il lavoro di ricerca storica di Amilcare Riccò: imbarcati su navi diverse, dichiarati dispersi l’11 febbraio del 1944
di Renzo Dall’Ara
di Renzo Dall’Ara
E’ da pochi giorni passato l'anniversario dell'occupazione italiana dell'isola di Rodi, alla quale si sarebbero aggiunte altre isole minori, isolotti e scogli identificati nel Dodecaneso. Presenza italiana destinata a durare dal 1912 fino al 1947, quando il trattato di pace restituiva l'arcipelago alla Grecia.
Ma, di quei 35 anni, in particolare gli ultimi sarebbero stati segnati dagli avvenimenti della seconda guerra mondiale e dagli effetti dell'armistizio, dell'8 settembre 1943: episodi di eroica resistenza italiana, eccidi, disorientamento, reparti che si arrendevano, deportazioni e tante tragedie del mare, con migliaia di vittime.
Pagine di storia che non hanno trovato ancora lo stesso interesse di altre, mentre hanno richiamato l'attenzione del professor Amilcare Riccò, una vita da insegnante all'Itis Fermi e poi da preside dell'Ipsia Vinci. La sua ricerca non poteva che partire da un'opera preziosa della professoressa Clara Castagnoli: "Caduti e dispersi mantovani nella Seconda guerra mondale", pubblicata nel 1995. Il volume raccoglie i nomi: «Ho avuto in famiglia un reduce dall'Egeo e, scorrendo quegli elenchi dei dispersi- spiega Riccò - mi sono accorto che una data si ripeteva. Sono arrivato a mettere insieme un elenco separato, con la sigla "D", indicativa del disperso e la precisazione "Mare Egeo" o soltanto "Mare" accanto ai nomi di 55 soldati mantovani. Tutti nello stesso giorno».
La data è quella dell'11 febbraio 1944. Rodi era presidiata dalla divisione Rhodos ed il comando germanico stava accelerando le partenze dei militari italiani prigionieri, che non collaboravano.
Uomini destinati ai campi di concentramento di Austria, Germania, Polonia: trasferirli per via aerea non era materialmente possibile e per mare scarseggiavano i mezzi, oltrettutto esposti agli attacchi della Royal Navy.
Di certo vi è che una nave lasciava il porto di Rodi alle 17.40 dell'11 febbraio 1944: era la Oria, norvegese ma di bandiera tedesca in quanto requisita, che aveva imbarcato, 3885 militari, 118 sottufficiali e 43 ufficiali italiani, più i militari tedeschi di scorta. Rotta sul Pireo, ma incappava subito in una notte di furiosa tempesta: la Oria finiva contro lo scoglio di Medina, 25 miglia a sud est del Pireo, impennandosi di poppa, con la parte prodiera fuori.
Le condizioni del mare impedivano i soccorsi, resi possibili soltanto il successivo 13 febbraio, Scomparsi in mare in 3179: tra loro anche i 55 mantovani? Dovevano passare anni prima che i naufraghi della Oria, perché sicuramente era la Oria, riavessero i loro nomi. La nipote di uno dei dispersi, Barbara Antonini, scopriva negli archivi della Croce Rossa Italiana un elenco, dattiloscritto in originale, degli imbarcati sulla tragica nave partita da Rodi, reso ora disponibile dal sito web "Dodecaneso".
Ora i mantovani individuati sono soltanto 31, ne diamo l'elenco in questa stessa pagina.
E la sorte degli altri dispersi (pure qui elencati), legati alla coincidenza della data 11 febbraio 1944 e dalla "D" dichiarata dal ministero della Difesa? Quattro giorni prima, l'8 febbraio 1944, una nave definita "Petrella", appena partita da Creta, era stata silurata da un sommergibile britannico: dei 3173 soldati italiani stipati a bordo, 2646 non riuscivano a salvarsi. Altri, a nuoto, potevano raggiungere la riva.
Torniamo indietro nel tempo e alle prime tragedie del mare . La mattina del 9 ottobre 1943 la nave "Mario Roselli", in rada a Corfù, aveva caricato 5.500 militari italiani.
Colpita dalle bombe d'un aereo alleato, affondava: 1302 le vittime. Il 18 ottobre da Creta mollava gli ormeggi la "Sinfra", con un carico di 2389 soldati italiani e scorta tedesca. Un sommergibile britannico l'affondava rapidamente: 1850 gli scomparsi in mare. Di coincidente c'è il giorno 18 ottobre per 11 dispersi mantovani, sempre con la indicazione Egeo o Mare.
Ancora il 1943: nella notte sul 22 settembre da Rodi, salpava la "Donizetti": nave affondata. In tutto 1584 i dispersi in mare.
Ma ecco i militari nell'elenco degli imbarcati sulla Oria, affondata l'11 febbraio 1944
Balugani Erino, Sermide; Barozzi Eros, Marcaria; Beccari Gino, Goito; Bresciani Ulderico, Magnacavallo; Gallanti Celestino, Suzzara; Gandini Giuseppe, Sustinente; Ghirlinghelli Vilelmo, Sermide; Lampugnani Giovanni, Canneto sull'Oglio; Lanfredini Sante, Sabbioneta; Leali Ives, Suzzara; Lodi Rinaldo, Curtatone; Mantovani Livio, Sermide; Milani Arturo, Volta Mantovana; Molinari Gherardo, Quingentole; Moretti Silvio, Pegognaga; Negri Vittorio, Moglia; Neri Romolo, Mantova; Pavesi Luigi, Rodigo; Piva Luigi, Ceresara; Quaini Paolo, Villimpenta; Rolli Odino, Viadana; Sampieri Enea, Quistello; Stentarelli Pasino, Gonzaga; Tibaldi Silvio, Porto Mantovano; Tanadini Mario, Asola; Toffano Luigi o Gino, Guidizzolo; Varani Felice, Castel d'Ario; Viero Mario, Viadana; Vighi Giuseppe, Marcaria; Villa Ermes, Poggio Rusco; Vivaldini Zeffiro, Goito..
Dichiarati pure dispersi nella stessa data dell'11 febbraio 1944, ma non nella lista d'imbarco sull'Oria: Aroldi Cornelio, Ceresara; Barbieri Emilio Salvatore, Roverbella; Barzoni Carlo, Dosolo; Bassani Giacinto, Moglia; Bocchi Renzo, Revere; Bollini Ottavio, Quingentole; Bongiovanni Giuseppe, Marcaria; Bonoldi Antonio, Bozzolo; Buzzi Achille, Quistello; Cavazzoli Francesco, Pegognaga; Costa Luigi, Viadana; Gallia Pietro, Asola; Germiniasi Giuseppe, Bozzolo; Giazzi Uber, Roncoferraro; Guerzoni Arturo, Borgofranco sul Po; Maraggia Eugenio, Guidizzolo; Marchini Aldo, Quistello; Menoni Giuseppe, Goito; Morveni Agenore, Suzzara; Papotti Arturo, Quistello; Peruzzi Francesco, Bagnolo San Vito; Puttini Vittorio, Ceresara; Vanini Eugenio, Sermide; Vicenzi Natale, Quistello.
Marinai dichiarati dispersi l'11 settembre 1943 nell'isola di Rodi: Ancellotti Mario, Curtatone; Azzini Carlo, Ceresara; Baratti Fulvio, San Benedetto Po; Biagi Felice, Porto Mantovano; Bondioli Luigi, Volta Mantovana; Bonizzi Severino, Marmirolo; Fantoni Ermes, Viadana; Gozzi Bruno, Curtatone; Guastalla Alcide, Curtatone; Passerini Primo, Viadana; Roveri Mario, Sermide; Scaini Adriano, San Benedetto Po; Taffelli Adelino, Marcaria; Vezzali Ermes, San Giorgio Mantovano.
Militari mantovani dichiarati dispersi il 18 ottobre 1943: Barosi Abramo, Piubega; Belladelli Renzo, Pegognaga; Bodra Angiolino, Ostiglia; Fava Cesare, Borgoforte; Ghiroldi Angelo, Asola; Manfredotti Renato, San Benedetto Po; Mazzotti Aldo, Roncoferraro; Ramazzotti Andrea, Guidizzolo; Rinaldo Virginio, Roncoferraro; Rudella Antonio, Castelbelforte; Savi Marino, Pegognaga.
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