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Comprano i gratta e vinci con i soldi dei servizi sociali

Virgilio, il Comune scopre una serie di truffatori: "Il 20% di chi bussa in municipio autocertifica il falso"

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(ansa)

VIRGILIO. Hanno chiesto un contributo economico al Comune per mantenere i figli a scuola, ma poi con quei soldi hanno comprato dei gratta e vinci. Altri hanno dichiarato di avere poco più di un monolocale per raggranellare qualche centinaio di euro, ma in realtà vivevano in un signor appartamento. Il Comune di Virgilio annuncia provvedimenti esemplari per chi negli ultimi anni ha preso in giro i servizi sociali. «Incrociando i dati in possesso di Anagrafe, Polizia locale, Ufficio tecnico e Servizi sociali, abbiamo scoperto che circa il 20% dei cittadini ci ha raggirato – spiega il sindaco Alessandro Beduschi – ho dato ordine agli uffici di lavorare in sinergia per far in modo che chi ha barato venga multato. In un periodo di crisi come questo non possiamo permetterci di elargire contributi a persone che dichiarano di essere in difficoltà, ma che poi mantengono un tenore di vita alto».

Nell’ultimo anno sono state un migliaio le persone che hanno bussato alla porta dell’assistente sociale di Virgilio per contributi di vario genere. Un aiuto contro la crisi economica: il sostegno per pagare l’affitto, una quota per comprare libri e quaderni ai figli che vanno a scuola, contanti per pagare le bollette. Da una prima analisi effettuata dagli impiegati municipali, però, risulta che circa il 20% delle richieste non sia stato sincero.

«Stiamo scoprendo delle situazioni paradossali – dice Beduschi – un parcheggiatore abusivo del capoluogo che qualche mese fa è stato beccato vicino a piazza Sordello ma che risiede a Virgilio, ci ha chiesto il sostegno affitti nonostante guadagnasse bene e per giunta in nero. Abbiamo riscontrato, inoltre, varie autocertificazioni false: non si contano i cittadini che hanno un indicatore Isee molto basso, ma che poi vengono visti ogni giorno fare colazione al bar. La nostra amministrazione non vuole creare uno stato di polizia, ci tengo a precisarlo, ma crediamo sia arrivato il momento di far pagare chi fino ad oggi ha sottratto soldi pubblici alle famiglie che ne ha davvero bisogno».

Ma quali saranno i provvedimenti del Comune nei confronti dei furbetti? «In linea di massima – spiega Beduschi – imporremo la restituzione della somma da noi erogata, più un 30% di sanzione. Una delle prime multe, che è di qualche giorno fa, è stata inflitta ad un cittadino che ha prodotto un’autocertificazione falsa per accedere ai fondi del sostegno affitti, dichiarando di avere un appartamento di 60 metri quadrati: abbiamo scoperto che la casa era grande quasi il triplo ed è scattata un’ammenda di seimila euro».

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