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Addio a Aurelio Nordera Scultore della terracotta

Il ricordo di Banali: «È stato un grande sperimentatore anche con il marmo». Aveva settantanove anni. I funerali in Santo Spirito

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MANTOVA. E’ morto per una malattia rapida e tremenda lo scultore Aurelio Nordera. Aveva settantanove anni, ed è stato uno dei protagonisti più importanti della scena artistica mantovana (e non solo) già dagli anni Sessanta. I funerali  martedì mattina nella chiesa di Santo Spirito, in via Vittorino da Feltre.

Nordera è stato un grande sperimentatore, lavorando con materiali non convenzionali. In particolare, a lungo ha fatto della terracotta e del marmo i suoi materiali d’elezione.

«E sull’uso della terracotta - è il ricordo di Eristeo Banali, ex assessore comunale e amico di Nordera -, lui ha rivelato un talento immenso. Perché non ha mai considerato la terracotta come un materiale di passaggio per arrivare alla fusione del bronzo. Lui credeva nelle potenzialità espressive della terracotta, e la mescolava con prodotti sintetici che, dopo la cottura, davano all’opera un carattere definitivo. Grazie all’uso di silicati e vetro, ad esempio, Nordera creava un’opera finita in terracotta, cosa davvero non comune».

Altro elemento caratteristico dell’opera di Nordera, l’utilizzo del marmo bianco di Carrara: «Ma il suo lavoro con il marmo bianco non era banale - riprende Banali - Lui usava il marmo in modo che l’opera fosse apprezzabile solo se illuminata da una luce particolare. Ricordo, ad esempio, un lavoro stupendo, quello sulla Sindone: la figura della sindone era visibile soltanto puntando una luce radente sul marmo. Altrimenti sembrava di essere di fronte ad un lavoro con poco significato». In seguito, Nordera ha lavorato anche con l’acciaio Inox: una delle ultime testimonianze, la scultura dedicata all’Avis in viale Risorgimento. L’artista, sempre di recente, è arrivato secondo nella gara per un progetto di una scultura al casello autostradale di Mantova Nord. La malattia lo ha colto sei mesi fa. Un improvviso peggioramento è stato fatale.

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