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Danni alle chiese: «Cremona esclusa dal vertice in diocesi»

Monsignor Bonazzi: non ci hanno invitato a Mantova nonostante in provincia molte parrocchie dipendano da noi

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MANTOVA. Trascurate le chiese mantovane che non rientrano nel territorio della diocesi di Mantova? L’idea si sta facendo strada nel Destra Oglio dopo l'incontro che si è tenuto tenutosi nel palazzo di piazza Sordello, dove ha sede la curia mantovana, con il dirigente operativo della protezione civile della Regione Lombardia, Alberto Biancardi, per esaminare i danni arrecati dal terremoto alle chiese del territorio della provincia di Mantova. A quanto è emerso, all'incontro stesso non è stata infatti invitata la curia di Cremona la quale sovrintende, in territorio mantovano, a tutta l'area ad ovest dell'Oglio.

A lamentare tale "dimenticanza" è il responsabile del patrimonio artistico diocesano, monsignor Achille Bonazzi, il quale dichiara: «Nessuno ci ha invitato, pur essendo numerose le chiese ed i monumenti appartenenti alla diocesi di Cremona ma inseriti nel territorio provinciale di Mantova; territori, peraltro, che sono stati inseriti nell'elenco dei Comuni dell’area del sisma e che quindi hanno subito danni, come approvato dai provvedimenti legislativi».

E prosegue: «Nell'elenco, però, erano stati inseriti i comuni mantovani appartenenti alla diocesi di Cremona ed anche sei comuni cremonesi, con riferimenti sia alle chiese che ai monumenti e ad alcune attività produttive. In particolare, sono stati inseriti Casalmaggiore, Piadena, Casteldidone, Cicognolo, Corte de' Frati e Robecco d'Oglio grazie all'emendamento presentato alla Camera dal gruppo del Partito democratico, a seguito di segnalazione da parte del presidente del Gal Giuseppe Torchio».

Alla richiesta di cosa potrà accadere ora, il prelato risponde: «Nei giorni prossimi partirà una lettera indirizzata alla dottoressa Baccolo, direttore generale della sezione agricoltura, e alla direzione generale della protezione civile per perorare una causa sostenuta dall'intera governance del Gruppo d'Azione Locale».

Tullio Casilli

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