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Donna intossicata dal monossido

Quistello, il figlio torna a casa e la trova svenuta sul divano. Colpa di due stufette malfunzionanti

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QUISTELLO. Era adagiata sul divano di casa, ormai prima di sensi. Soltanto l’arrivo del figlio, quasi per miracolo, l’ha salvata. È la disavventura di cui è stata protagonista Filomena Manzoli, 57 anni, residente a Quistello. E tutto per colpa del monossido di carbonio sfuggito da due stufe malfunzionanti. È il pomeriggio di Ognissanti. Sono le appena passate le 17 quando il figlio , 36 anni, torna in via Europa, dove la famiglia vive, e piomba in un incubo. La madre è stesa sul divano, ma non risponde. Lui si spaventa, capisce che deve chiamare aiuto, ma in quei secondi lui stesso inizia a sentirsi sempre più debole. Maledetto monossido.

Per fortuna ce la fa. Apre porte e finestre, chiama il 118. In via Europa arriveranno pure carabinieri e vigili del fuoco. Parte la corsa all’ospedale. Madre e figlio, entrambi intossicati (anche se l’uomo in una forma più lieve), vengono portati al pronto soccorso dell’ospedale di Pieve. Ma è solo una tappa di passaggio, perché il vero obiettivo è l’ospedale di Villafranca, attrezzato con la camera iperbarica.

Il trattamento viene subito disposto e gli effetti sono immediati, infatti le condizioni della donna migliorano. Entrambi, madre e figlio, secondo le ultime informazioni sarebbero fuori pericolo.

Giovedì pomeriggio, subito dopo la scoperta della donna in preda agli effetti del gas nocivo, in via Europa si è formato un capannello di vicini in ansia per le sorti della Manzoli. È stato proprio così che i carabinieri, di passaggio, si sono accorti che in quei minuti si stava consumando qualcosa di drammatico e sono intervenuti dando il via ai soccorsi.

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