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Nuvolari in testacoda: «Il museo è a rischio»

L’allarme del presidente del'Aci: in tre giorni Verona fa più visitatori di Mantova in un anno, un disastro

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MANTOVA. La mitica Cisitalia Abarth 204, guidata da Nivola nell’ultima corsa vinta in Sicilia, il 10 aprile del 1950 alla scalata del monte Pellegrino, taglia il traguardo del Museo Nuvolari di via Giulio Romano. Anche se la festa è guastata dai timori del presidente dell’Aci, Giancarlo Pascal, preoccupato dell’emorragia di visitatori che sta dissanguando la Mantova turistica. Il confronto con le città vicine è mortificante: Verona è talmente avanti che non riusciamo nemmeo a masticarne la polvere.

Ripescata in Argentina nel 1978, l’auto è stata restaurata fin nei minimi particolari dal collezionista Sergio Lugo, che ha accettato di prestarla a Mantova fino a marzo, per poi trasferirla a Torino. Un bolide a due posti colore argento, nato in Italia, che può raggiungere i 190 chilometri. Il veicolo presenta delle curiosità: la sagoma di un coniglio disegnata sul baule e sul cofano da Tazio in occasione della gara a Palermo, tenutasi proprio il lunedì dopo Pasqua.

La Cisitalia Abarth 204 è stata accolta da Pascal, che ha sottolineato la necessità di promuovere l’attività del Museo Nuvolari, spingendosi oltre i confini nazionali. «Si deve ampliare l’orizzonte guardando al mondo intero, Cina, India, Australia, Sud America, tutti i Paesi in via di sviluppo - ha affermato Pascal -. Dobbiamo rivolgerci alle nuove generazioni, agire sulla loro curiosità. Sarà un compito arduo. Verona con il mercatino nei tre giorni che precedono il Natale fa il doppio di turisti che in un anno vengono a Mantova. Con questi numeri il nostro museo ha poche speranze di sopravvivere». Museo dalla vicenda tormentata, quello del Nivola, riaperto al Carmelino dopo quattro anni di sfratto.

In chiusura Pascal ha donato a Lugo la tessera di socio benemerito degli Amici del Museo Tazio Nuvolari. In sala anche il curatore del museo Gianni Cancellieri con il giornalista e scrittore Cesare De Agostini. (g.s.)

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