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Allarme bomba al Fashion District, caccia al telefonista SONDAGGIO Sì o no allo shopping festivo? Vd Ft

Una telefonata anonima arrivata al Fashion District ha annunciato la presenza di una bomba alla Città della Moda che è stata così evacuata. Controllati tutti i 104 negozi, nessun ordigno. Ieri l'outlet è rimasto aperto e ha avuto 24mila presenze. La direttrice generale del gruppo, Floriana Capitani, punta l'indice su una protesta di qualche dipendente e agita lo spettro di un terorismo sepolto ma mai dimenticato. La manager dice di aver seguito il dibattito su Fb

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MANTOVA. Indagini serrate dei carabinieri sulla falsa bomba della Città della Moda il giorno di Pasqua. I militari, in queste ore, continuano a raccogliere testimonianze e a controllare tutte le telefonate arrivate domenica pomeriggio, quindici minuti prima delle sedici. Nessuna ipotesi, in questo momento, sta prevalendo. Può essere stato uno scherzo di cattivo gusto, il gesto dimostrativo di un gruppo organizzato o la vendetta di un dipendente.
IL NO DI VESCOVO E SINDACATI. Intanto il gesto dell’anonimo viene criticato anche da chi non ha mai condiviso la scelta di tenere aperta l’attività commerciale anche durante le festività. «Se quella telefonata voleva essere un forma di protesta non poteva essere fatta cosa peggiore. La forma sana e corretta di protesta per i propri diritti è quella sindacale. Che quando c’è stata ha ottenuto dei risultati» dice Daniele Soffiati, segretario provinciale della Filcams Cgil. E anche il vescovo, monsignor Roberto Busti, parla di «un gesto che incattivisce il clima»: «quella telefonata è stata una scelta sciocca e sbagliata. Non serve a nessuno, tantomeno ai lavoratori, perché non fa altro che incattivire il clima».
SONDAGGIO. Prosegue intanto il nostro sondaggio sulle aperture festive dei negozi. L’88% di chi ha votato ha espresso la propria contrarietà alle aperture di outlet e centri commerciali anche nelle festività come Pasqua, Natale, Primo Maggio e Ferragosto.

UNA PROTESTA CONTRO LE APERTURE FESTIVE. «Che dire? Penso che i commenti negativi siano l'espressione di una società dove a volte la velocità della tastiera del computer supera quella dell'elaborazione del pensiero e può così capitare che la necessità di sfogarsi, o il desiderio di emergere colpendo il prossimo, producano risultati che possono sembrare incoerenti con la feroce crisi economica, ma anche di questo dobbiamo tenere conto. Spero, infine, che il gesto di domenica non segnali una possibile recrudescenza di un terrorismo per fortuna ormai sepolto, ma mai dimenticato. Penso piuttosto - conclude la dg - a una becera, stolta e soprattutto autolesionista forma di protesta contro le aperture festive da parte di qualche dipendente».

LA CRONACA DEL FALSO ALLARME A PASQUA. Pasqua movimentata alla Città della Moda di Bagnolo. L'outlet è stato evacuato poco dopo le 16 per un allarme bomba. Una telefonata alla direzione del Fashion District annunciava la presenza di un ordigno in uno dei 104 negozi. Sono scattate subito le misure di sicurezza. Il personale e i clienti sono stati fatti allontanare dall'outlet, mentre sul posto arrivavano i mezzi dei vigili del fuoco e le unità cinofile dei carabinieri, trasportate con un elicottero.

In quel momento la Città della Moda era affollata di clienti che, nonostante la Pasqua, avevano deciso di dedicarsi allo shopping. I cani hanno controllato uno a uno tutti negozi. Alla fine nessun ordigno.

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