L’Università si allarga e fa la spesa dal privato
Dall’istituto Oxford arriva, dal 1º luglio, il corso di laurea in mediazione linguistica. Il segretario Bonaglia: sarà il primo diploma rilasciato dall’ateneo mantovano
di Sandro Mortari
MANTOVA. Sarà il primo diploma di laurea tutto mantovano, con il logo della Fondazione università al posto di quelli del Politecnico di Milano e dell’ateneo di Pavia. Nel campus di via Scarsellini verranno laureati entro tre anni i primi mediatori linguistici, gli interpreti e traduttori vecchia maniera. È il frutto dell’acquisizione, da parte della Fum, del ramo d’azienda della scuola privata Oxford che da anni, da buon vicino di casa, sforna specialisti in lingue straniere. «Dal 1° luglio il diploma di mediatore linguistico avrà il marchio della nostra università» annuncia orgogliosa il segretario Cristina Bonaglia al termine della prima seduta del cda con i nuovi vertici. «Questa - fa eco il vice presidente Vittoriano Razzini - è la risposta a chi dice che noi affosseremo l’università». Il presidente Marco Collini evita qualsiasi cenno polemico, sottolinea «il primo diploma di laurea tutto mantovano» e ringrazia il suo predecessore, Carlo Prandi, «il cui lavoro, durato mesi, ha consentito di arrivare a questo importante risultato che si sposa bene con la cattedra Unesco tutta in inglese». E annuncia: «Mercoledì e giovedì prossimi incontreremo i pro rettori del Politecnico di Pavia per discutere del futuro di ingegneria».
Tocca al segretario, con l’ausilio del direttore amministrativo Minervino, illustrare il progetto. «Il corso - dice la Bonaglia - si autofinanzierà. La tassa di iscrizione sarà di 3.500 euro contro i 6.500 che adesso si paga alla Oxford». I ricavi si prevedono in 176mila euro all’anno, e le spese in 145mila. Si punta ad un corso triennale che al primo anno avrà come minimo 20 immatricolazioni, che saliranno a 25 per il secondo anno e a 35 il terzo, con una proiezione di 40 e 45 matricole nel 2016 e nel 2017. «Il nostro obiettivo - rivela la Bonaglia - è di avere 150 iscritti al corso triennale>. Ai 20 iscritti del primo anno si aggiungeranno i 52 studenti «ereditati» dall’Oxford del secondo e terzo anno (la scuola, solo per questi, tratterà dalla tassa d’iscrizione mille euro ciascuno per due anni). «Per i primi due anni - spiega la Bonaglia - l’attuale direttore della Oxford, Paterlini, sarà il consulente didattico del corso con un incarico professionale di 20mila euro all’anno>. Il cda ha anche istituito delle borse di studio intitolata all’architetto Adolfo Sissa destinate a studenti laureati in architettura a Mantova e intenzionati a proseguire, sempre a Mantova, con la laurea magistrale.
I commenti dei lettori