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La morte di Mario Contini padre della raffineria Ies

A 77 anni è morto nella sua residenza di Montecarlo Mario Contini, 77 anni, ex patron della raffineria Ies di Strada Cipata. Contini sbarcò da Genova a Mantova nel 1977. Nel 2007 vendette la raffineria agli ungheresi per 800 milioni di euro

di Roberto Bo
2 minuti di lettura

MANTOVA. Lo aspettavano come ogni mattina nel suo ufficio di Montecarlo. Settantasette anni, sempre in forma, il ricordo legato agli affari del mondo petrolifero, oggi immobiliarista e costruttore di campi da golf in giro per il mondo. Nessuna risposta al telefono, tanto basta per far scattare l’allarme ai vigili del fuoco monegaschi.

La parabola di Mario Contini, genovese d’origine, padre storico della raffineria Ies di strada Cipata, a Mantova, è terminata nella sua abitazione di Montecarlo. I pompieri lo hanno trovato morto ieri mattina nel suo letto, stroncato da un malore. Contini, personaggio dalle mille sfaccettature e dai mille interessi, ha legato indissolubilmente il suo nome alla raffineria mantovana, che acquistò nel 1977 tramite la sua società genovese, la Pontoil che guidava insieme ad altri due nomi di spicco del mondo imprenditoriale di quegli anni, Lorenzo Noli e Paolo Mantovani, quest’ultimo poi presidente della Sampdoria.

Figlio di petrolieri (il padre aveva una piccola raffineria d Busalla di Genova), Mario Contini sbarca a Mantova nel 1977 quando acquista il 50% della Icip di strada Cipata. «Lo conobbi in quel periodo tramite mio padre – racconta Fabrizio Canuti, ex direttore del personale e responsabile delle relazioni esterne della Ies –.La Pontoli diventò subito famosa perché fece un contratto di acquisizione di grezzo a prezzi stratosferici per quel periodo. Pochi mesi dopo ci fu un periodo di crisi petrolifera e quel contratto risultò favoloso. Mantova, tanto per fare un esempio, non rischiò mai di rimanere senza rifornimenti».

In un periodo successivo la Icip viene affittata dalla Cameli Petroli, che nel 1989 passa all’acquisizione. Due anni dopo il colosso petrolifero attraversa un momento di difficoltà e Contini va in soccorso della raffineria mantovana riacquistandola insieme ad Adolfo Vannucci.

Nel 1994 il cambio di nome da Icip a Ies (Italiana energia e servizi). Contini presidente e Vannucci amministratore delegato vanno avanti fino al 2007 quando vendono alla compagnia del petrolio e del gas ungherese Mol per una cifra non lontana dagli 800 milioni di euro.

«Tutte le volte che veniva a Mantova era sempre bene accolto – continua Canuti – dai dirigenti, dai dipendenti e dai sindacati. Aveva con tutti un rapporto molto collaborativo. Diceva sempre che l’aver acquistato la Ies per lui era una grande soddisfazione perché considerava i mantovani gente molto seria, con i piedi per terra e a tutti ripeteva sempre “se fosse stata a Genova questa raffineria non l’avrei comperata, nè ricomperata”».

In città sono in molto a ricordare le sua apparizioni a bordo di una Ferrari o dei primi modelli di Porsche Cayenne (c’è chi dice fu il primo ad averla), ma anche in elicottero, dove un giorno salì anche l’allora sindaco Gianfranco Burchiellaro per un breve volo sopra la raffineria. "Era una potenza economica – conclude Canuti – ma si presentava sempre in modo semplice e diretto. Anche quando aveva incontri importanti indossava abbigliamento non vistoso. Un grande personaggio, attento e preciso con lo sguardo in avanti. Uno di quelli che non sbagliano mai una battuta"

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