In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Una collezione mantovana in mostra al Diocesano

Dal 15 anche quattro Bazzani tra le 13 opere esposte. Una donata al museo. Gli antichi dipinti depositati da un privato sono per la maggior parte inediti

di Cristina del Piano
1 minuto di lettura

di Cristina del Piano

MANTOVA. Sulle tele ci sono i richiami alle Sacre Scritture. Ma anche scene di vita agreste comunque legate ad episodi biblici. Dipinti databili dal Cinque al Settecento di grande pregio e valore. Tra gli autori anche Giuseppe Bazzani. Queste, in estrema sintesi, alcune delle particolarità della grande mostra . Dipinti da una collezione mantovana che sarà inaugurata il 15 giugno alle 16.30 nella “sala rossa” del museo Diocesano. L’allestimento sarà visitabile fino al 18 agosto poi le opere saranno collocate in sale diverse. «Avremo tredici quadri che provengono da una collezione privata mantovana - conferma monsignor Roberto Brunelli - e proprio grazie alla sensibilità del proprietario le opere, per la maggior parte inedite, saranno mostrate al pubblico. I dipinti - continua il direttore del museo - sono in deposito con una convenzione che prevede un periodo rinnovabile di tre anni. Una prestigiosa tela del Bazzani è stata invece generosamente donata al Diocesano». Si tratta del Cristo portacroce (olio su tela, cm 155×135) che ora entrerà a far parte dunque delle collezioni permanenti.

Ma, come evidenzia Brunelli, l’intento del progetto è duplice. «Da una parte volevamo mostrare subito le opere anche per riconoscenza verso questo sensibile collezionista - spiega - consentendo a tutti di ammirare la ricchezza e la qualità dei dipinti. Dall’altra l’esposizione permetterà agli esperti di analizzarli e studiarli ».

Per i visitatori è prevista una guida alla mostra: un opuscolo con un testo introduttivo dello storico Renato Berzaghi e un commento alle opere a cura di Roberto Brunelli. Un’agile pubblicazione che, di fatto, avvia lo studio di questi dipinti e comprenderà anche indicazioni interessanti sui Bazzani conservati nella sala del museo dedicata al maestro del Settecento europeo. Sala dotata recentemente di una nuova illuminazione.«I Bazzani in questa mostra saranno addirittura quattro - continua Brunelli - tra i quali Vulcano ritenuto uno dei capolavori del maestro, databile al 1720-1730. C’è poi un dipinto di Bonifacio De' Pitati, accostabile per soggetto al Tiziano di Medole. L’opera, infatti, in un’unica scena unifica i due temi del Cristo al limbo e il Cristo che appare alla madre. Voglio ricordare inoltre il dipinto “Giovane con lume”, un soggetto affine a un quadro di El Greco ora al museo di Capodimonte. Saranno esposte inoltre opere quali Primavera e Autunno di una serie sulle stagioni realizzata dai Bassano».

La mostra si potrà visitare con normale biglietto e nelle ore di apertura del museo: tutti i giorni dal mercoledì alla domenica, dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17.30.

I commenti dei lettori