L’Europa studia i brutti: Castiglione nel progetto
Importante traguardo culturale per la fondazione Bondoni-Pastorio. Rappresenterà l’Italia nella ricerca sulla relazione tra aspetto fisico e disagio

CASTIGLIONE. Abercrombie, la griffe cult dei ragazzini, produce taglie solo per magri e belli e belli devono essere tutti i commessi. Se questo è un caso limite, finito anche in un’aula di tribunale, difficile negare che l’aspetto fisico sia un dettaglio non trascurabile nelle relazioni. Non solo chi è brutto secondo i canoni correnti, ma anche, e soprattutto, chi è insoddisfatto del proprio aspetto sviluppa forme di disagio psichico e sociale. Un fenomeno che ora è all’oggetto di un’iniziativa di ricerca dell’Unione Europea che coinvolge 23 paesi.
A rappresentare l’Italia sarà la Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio, con sede in provincia di Mantova a Castiglione delle Stiviere, nell’omonimo Palazzo in via Marconi, che ha ottenuto un importante traguardo culturale. Sotto la guida della professoressa Silvana Greco, il progetto di ricerca sulla Sociologia della Salute, promosso dalla stessa Fondazione, è stato scelto per rappresentare l'Italia nella rete intergovernativa Cost (Cooperazione Scientifica e Tecnologica), finanziata dall’Unione Europea.
Per un periodo di quattro anni dal 2013 al 2017, il gruppo di studiosi e di istituzioni collaborerà per fondare una rete di ricercatori, con lo scopo di approfondire la conoscenza scientifica su questo tema in tutta Europa. L’iniziativa si avvale di un finanziamento europeo di 130mila euro annui. Venerdì sera, nel Salone Aureo della Fondazione si è tenuta una conferenza che ha prenso spunto dalla ricerca promossa dalla Ue oltre ad essere stata l’occasione per discutere le prospettive che si aprono per la Fondazione e per il territorio. Relatrice della serata la professoressa Greco, responsabile dell’area di ricerca sociologica della Fondazione.
Luca Cremonesi
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