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Al Martelli crepe e solai colabrodo

Infiltrazioni e voragini sotto scale e spalti dei Distinti. Appena 7 mesi fa l’ultimo intervento da 30mila euro

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MANTOVA. Crepe spesse anche un dito che a zig zag disegnano ghirigori sulle pareti, voragini che si aprono nei solai proprio sotto spalti e scalinate, infiltrazioni nei bagni. È lo spettacolo desolante che si presenta (come testimoniano le foto che pubblichiamo in queste pagine) a chi si avventura all’interno della zona distinti del Martelli a pochi giorni dal via alla campagna abbonamenti e alla vigilia della firma della nuova convenzione tra Comune e Mantova Calcio.

L’ultimo intervento risale a meno di un anno fa: «Nel dicembre del 2012 - ci informa il dirigente dei Lavori Pubblici del Comune Carmine Mastromarino - abbiamo eseguito lavori per 30 mila euro nella zona sotto i distinti. Si è trattato di lavori relativi alla rimozione di parti pericolanti dei solai e alla collocazione di elementi di protezione». Non solo. «Due anni fa - spiega poi l’assessore allo Sport Enzo Tonghini - intervenne la Commissione provinciale di vigilanza che prescrisse alcuni lavori che vennero fatti. Lo scorso anno abbiamo fatto alcuni interventi nei bagni sotto la curva perché ce ne era qualcuno che non funzionava». Nella nuova convenzione che a giorni sarà stipulata con il Mantova calcio, inoltre, «viene data alla società la possibilità di intervenire sulla struttura - spiega Tonghini - come ad esempio sull’impianto di riscaldamento che è obsoleto e costoso». Intanto il Comune ha comunicato alla Federazione e alla Lega Pro che la gestione dello stadio è a carico del Mantova Calcio «e non abbiamo ricevuto obiezioni, quindi questo significa che è stato ritenuto idoneo alla categoria».

Per quest’anno quindi interventi sembra non siano in programma e, a quanto pare, in via Roma non è stato segnalato alcun problema particolare alla struttura. «Stiamo monitorando la situazione - conferma il direttore generale del Mantova Calcio Alessandro Dusi - per capire se ci sono interventi necessari da fare e a chi spetteranno. Tutto però è ancora in fase di definizione. I problemi strutturali dello stadio ci sono comunque da qualche anno».

Fatto sta che oggi nella zona distinti a distanza di appena sette mesi dall’ultimo intervento del Comune, crepe, cadute di calcinacci e infiltrazioni sembrano essersi ripresentate.

Lungo i corridoi di accesso ai bagni, lungo le scale, ma anche all’ingresso, insomma un po’ ovunque l’intonaco è spaccato da crepe più o meno spesse che corrono da una parete all’altra. Sulle scalinate utilizzate dai tifosi per accedere ai posti a sedere, i solai dei ballatoi poi in diversi punti presentano delle vere e proprie voragini. Basta salire qualche gradino, sollevare la testa ed ecco il buco: non solo manca l’intonaco ma spesso anche i mattoni. E i calcinacci già piovuti e rimasti sui gradini sono lì a raccontare un rischio forse imminente.

Sotto gli spalti i solai sono stati invece puntellati lo scorso anno da una serie di reti come quelle che a suo tempo furono installate nelle chiese lesionate dal terremoto. Infine nei bagni le macchie di umidità si stanno mangiando pareti e soffitti, la muffa avanza anche tra le piastrelle mentre le pozze d’acqua allagano parzialmente i pavimenti.

«Verificheremo al più presto e nel caso interverremo» ci fanno sapere dal Comune dove ricordano che nei giorni successivi al terremoto dello scorso anno i tecnici fecero un sopralluogo per verificare la sicurezza sismica dell’impianto e ne stabilirono la completa agibilità.

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