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La diocesi cambia volto, nasce la superparrocchia del centro

Il vescovo di Mantova Busti ha ridisegnato il nuovo ordinamento pastorale della diocesi. La grande novità è l’accorpamento delle cinque parrocchie del centro in un’unica che sarà intitolata a Sant’Anselmo. Ecco tutti gli spostamenti di parroci LE NOMINE IL VESCOVO

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dseMANTOVA. Da tempo se ne parlava, ma solo adesso è ufficiale. Il vescovo Roberto Busti ha disegnato il nuovo ordinamento pastorale della città che prevede l’accorpamento delle cinque parrocchie del centro in una unica che verrà intitolata a Sant’Anselmo, protettore di Mantova e della Diocesi. Questa novità innescherà una serie di trasferimenti di sacerdoti in molti territori della provincia, con un vero e proprio effetto domino che cambierà l’assetto di molte parrocchie. Le nuove nomine decorreranno dal prossimo 1° settembre.

La più corposa, come detto, è l’istituzione della cosiddetta «parrocchia unitaria» di Sant’Anselmo vescovo che sarà affidata a don Alfredo Rocca che, per questo incarico, lascerà la guida delle due parrocchie di Frassino e di Formigosa.

La nuova parrocchia sarà costituita da quelle di San Pietro apostolo nella concattedrale, di Sant’Andrea apostolo nella basilica concattedrale, di Santa Maria della Carità, di San Leonardo e dei santi Gervasio e Protasio martiri: queste sedi si sono rese vacanti dopo la rinuncia dei rispettivi parroci e, per quanto riguarda Sant’Andrea, dopo la scomparsa di don Bresciani.

L’accorpamento si è reso necessario per ridare slancio ad un territorio che raggruppa 7mila abitanti, la cui età anagrafica tende all’insù. Don Rocca reggerà la nuova parrocchia avvalendosi della collaborazione dei tre sacerdoti rettori designati per Sant’Andrea (don Renato Pavesi, direttore del centro diocesano per il dialogo tra fede e cultura, incarico che manterrà), per Santa Maria della carità (don Franco Murandi, che attualmente è al Duomo) e per san Gervasio e Protasio (l’attuale parroco don Cesare Casati).

A fianco di don Rocca ci saranno i nuovi consigli di partecipazione laicali che nasceranno dai vecchi consigli pastorali. Don Ruggero Rizzi, parroco di Santa Maria della carità ha annunciato al vescovo la sua decisione di ritirarsi, mentre don Mariani di San Leonardo resta per ora a disposizione del vescovo in vista di altri «movimenti» di sacerdoti a questo punto, però, previsti solo l’anno prossimo. Don Rocca dimorerà in Duomo, mentre Sant’Andrea diventerà «il centro culturale attorno a cui si riunirà tutta la città» ha detto il vescovo nell’illustrare i provvedimenti adottati.

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