Dentista intossicato da un fiore alpino
Medico 63enne di Castiglione ricoverato a Brescia dopo aver ingerito l’aconito durante una gita in montagna

CASTIGLIONE. Era andato a rilassarsi con una gita in montagna insieme alla moglie. Una passeggiata tra i sentieri e i prati verdi della Val Sabbia, Monte Maniva, in una bella giornata di sole. La curiosità per un fiore di montagna però lo ha tradito. Un dentista 63enne di Castiglione è finito in ospedale a Brescia con un’intossicazione dovuta all’ingestione della pianta velenosa.
Il fatto è successo ieri pomeriggio poco prima delle due. Come si diceva, il professionista stava facendo una camminata sul Monte Maniva, quando improvvisamente la sua attenzione è stata attirata dal bel fiore viola che cresce spontaneamente nei prati alpini.
Ne ha colto una piantina e, forse l’ha solo avvicinata al naso per annusarla, forse l’ha assaggiata per tastarne la consistenza. Tanto è bastato: il fiore gli ha provocato una forte reazione allergica. Il dentista ha cominciato a sentirsi male: vomito, polso debole, senso di affaticamento estremo. La moglie ha subito chiamato il 118, che ha inviato sul posto un elicottero dall’ospedale di Brescia. L’eliambulanza in nove minuti era già sul monte. Ha caricato l’uomo e lo ha accompagnato al Civile. Il dentista è stato curato con un trattamento a base di carbone vegetale; ora è fuori pericolo e si sta riprendendo. (d.m.)
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