Castelbelforte, si dimette il sindaco
Battibecco in consiglio sfalda la maggioranza. Lasciano il capogruppo e quattro consiglieri. E la Bussolini rimette il mandato
di Lino Fontana
CASTELBELFORTE. Come un fulmine a ciel sereno, al termine del consiglio comunale di mercoledì sera, il sindaco Graziella Bussolini si è dimesso. Erano due soli i punti in discussione: la riattivazione del punto prelievi, approvata all’unanimità, e un’interrogazione del capogruppo di maggioranza, Enrico Taccon. E proprio dalla discussione di quest’ultima è nata la scintilla che ha innescato le dimissioni di cinque consiglieri di maggioranza, che hanno finito per determinare quelle del sindaco.
Nella sua interrogazione, Taccon chiedeva al vicesindaco Massimiliano Gazzani risposte «in merito alla conduzione della piscina comunale e del relativo chiosco». «Avevo già fatto le stesse richieste informalmente senza ricevere risposte – spiega – in consiglio Gazzani mi ha dato delle “non risposte”. Da qui la decisione di dimettermi, stufo di ingoiare rospi in continuazione».
A seguito di ciò, il consigliere di maggioranza, Donata Sogliani, ha chiesto di sospendere la seduta per consultazioni, alle quali non hanno preso parte sia Gazzani che Antonio Salvarani. Al rientro tutti i consiglieri che fanno riferimento al sindaco Bussolini, Donata Sogliani, Nereo Gallo, Maria Gloria Marini e Giovanni Goldoni hanno aggiunto le loro dimissioni a quelle di Taccon. A quel punto il sindaco ha chiuso la seduta riservandosi di «decidere in piena autonomia» sulle proprie dimissioni dopo che Fabrizio Sgarbossa, capogruppo di opposizione (Viviamo Castelbelforte), l’aveva invitata «a procedere all’autoscioglimento del consiglio con il conseguente commissariamento».
Pochi minuti dopo il sindaco presentava le dimissioni tra lo stupore dei consiglieri e il silenzio assoluto del vice sindaco. Taccon ribadisce che le dimissioni dei consiglieri che fanno riferimento al sindaco «non sono legate alla mancanza del rapporto di fiducia nei suoi confronti, che rimane inalterato, ma perché è invece venuta meno la fiducia con alcuni membri della giunta (leggi Gazzani, ndr). Ciò ha reso impossibile proseguire». Rivela che già nel pre-consiglio di lunedì «c’erano state tutte le avvisaglie dello scontro in atto e delle sue conseguenze che forse sono state sottovalutate». Per Fabrizio Sgarbossa «le maggioranze costruite solo sui rapporti personali ma senza obiettivi politico-amministrativi seri sono destinate a frantumarsi. L’ormai ex sindaco Bussolini ha doppiamente fallito, sia per le sue evidenti incapacità amministrative, più volte denunciate, sia per l’assenza di una pur vaga visione di sviluppo del paese». «Prendiamo atto che non esiste più la maggioranza diretta da Graziella Bussolini e del fallimento di tutta la sua linea, fondata su false dichiarazioni pubbliche, fatte per coprire un’incapacità di amministrare e del disastro che ha lasciato in Comune» aggiunge Enrico Graziati del Gruppo civico.
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