L’ospedale piange il suo infermiere
Il dolore del direttore Nicchio: «Una perdita immensa». Questa mattina l’addio

CASTIGLIONE. Avverte che le sue non sono parole di circostanza. Ma la precisazione è superflua: perché dal tono della voce Guerrino Nicchio non lascia dubbi: «È una perdita immensa. Giuseppe Morselli era un professionista con i fiocchi». Il direttore del San Pellegrino, dove l’infermiere di 53 anni stroncato da un infarto venerdì sulla spiaggia di Jesolo lavorava in sala gessi, racconta che la comunicazione della disgrazia è arrivata subito in ospedale, venerdì nel primo pomeriggio. «Abbiamo ricevuto una telefonata dalla capitaneria di porto, ci hanno detto che il numero dell’ospedale era il primo della rubrica del cellulare. I primi da avvisare per comunicazioni urgenti eravamo noi. È stato un colpo tremendo. La sorella è stata avvertita subito dopo». Nicchio racconta che Morselli era molto stimato, anche per il suo impegno come volontario in Kenia, e benvoluto da tutti. «Giovedì mattina aveva chiesto un giorno di ferie per venerdì. Probabilmente voleva godersi una giornata di relax al mare». Stava passeggiando in una zona impervia davanti al mare all’interno di un’oasi naturale quando si è sentito male. Ha sentito una fitta al petto e si è accasciato a terra. Un amico, anche lui infermiere, ha cercato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Da sabato la salma si trova nella casa della sorella a Roverbella.
I funerali si sono celebrati stamattina alle dieci nella chiesa di Roverbella.
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