Mazzette all’ispettorato del Lavoro Quindici anni all’ex direttore
Alfonso Filosa condannato per corruzione e concussione. Le aziende costrette a pagare mazzette mascherate da consulenze per sapere in anticipo dei controlli. Filosa, a Mantova fino al 2009, fu filmato mentre intascava 1.500 euro da un imprenditore

MANTOVA. È una condanna pesante quella che il tribunale di Piacenza ha inflitto ad Alfonso Filosa, l'ex direttore provinciale dell’Ispettorato del lavoro di Piacenza e prima ancora di Cremona e Mantova (fino all’estate del 2009): 15 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 200mila euro di risarcimento nei confronti del ministero del Lavoro e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Filosa, 68 anni, era stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza nel 2009, ed era accusato dei reati di corruzione, concussione, violazione di segreto d'ufficio. Il pubblico ministero Antonio Colonna, nella sua requisitoria, aveva chiesto 12 anni, ma il collegio presieduto dal giudice Italo Ghitti ha inasprito la pena. I difensori di Filosa, prima di ogni considerazione in merito a questa sentenza, si sono riservati di leggerne le motivazioni che saranno depositate entro 90 giorni. Alfonso Filosa era stato per almeno deici anni anche direttore reggente dell'Ufficio del lavoro di Mantova. Secondo il pm i fatti riguarderebbero aziende costrette a pagare somme di denaro sotto forma di consulenze in cambio di informazioni su ora e data delle ispezioni. All’epoca dell’apertura delle indagini si parlò di aziende di Piacenza, Cremona e Mantova. Nel 2010 Filosa era stato filmato mentre intascava 1.500 euro da un imprenditore avvisato in anticipo dei controlli. L'indagine dei carabinieri si era concentrata sui rapporti tra Filosa e Morgan Fumagalli, imprenditore lodigiano arrestato dopo un periodo di latitanza trascorso in Sudamercia. Ieri l’altro in tribunale a Piacenza Morgan Fumagalli è stato assolto.
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