Un disoccupato gratta e vince mezzo milione di euro
Grattino superfortunato a Stradella di Bigarello. Nella ricevitoria di Elena Timolina un disoccupato ha acquistato un Grattino da 5 euro e ne ha vinti 500mila. L’uomo, rimasto da qualche tempo senza lavoro, una volta confermata la vincita di mezzo milione si è sentito mancare e per poco non sveniva
Rossella Canadè
MANTOVA. «È tornato in negozio e mi ha detto che si sentiva svenire. E quando ho guardato il grattino, mi sono sentita svenire anch’io». Non è stato un colpo di fulmine, quello tra la tabaccaia e un cliente, ma una comune visione estatica: la cifra 500mila sotto il numero 38 del grattino “Regali di Natale”. Mezzo milione di euro: la botta di vita è toccata ad un cliente della ricevitoria di Elena Timolina, a Stradella. Non c’era lei, però, ieri pomeriggio, ma la cognata Erika Vantini, che ha rischiato il coccolone dalla sorpresa.
Giura di non conoscere il cliente, di non avere idee del suo nome, e di non credere che sia del paese. Silenzio totale, o quasi. «Mi ha detto solo che era senza lavoro. E questo mi ha fatto piacere. Per una volta non piove sul bagnato».
Mezza età, sui 50, vestito in modo non indimenticabile. Uno come tanti: fino a ieri pomeriggio alle 5, quando la dea bendata lo ha baciato in fronte. «Gli avrei dato un colpo in testa e sarei scappata con il biglietto» scherza Erika, che nella realtà gli ha spiegato con diligenza tutta la procedura per incassare il tesoro. Biglietto milionario da presentare ad uno sportello di Banca Intesa dove prenotano i soldi alla Banca d’Italia e poi consegna. Un colpo pazzesco per chiunque, un miracolo per chi è rimasto senza lavoro magari con una famiglia sulle spalle e l’umore sotto i piedi.
«È entrato con un biglietto del gratta e vinci della serie “Regali di Natale” che viene distribuito solo in questo periodo, in occasione delle feste, dove aveva vinto 5 euro - racconta Erika - non ha voluto i soldi, ma mi ha chiesto, come accade spesso, di dargliene un altro. Lo ha scelto lui, era il primo del pacco, il numero 1». Il fluido di Erika l’ha tradita, «non ho sentito niente di strano, non mi sembrava un biglietto vincente». Il cliente è uscito con il biglietto integro, senza grattarlo. Ma dopo una ventina di minuti, racconta Erika, è tornato. «Aveva l’aria sconvolta, mi ha mostrato il grattino e mi ha chiesto di guardarlo, “perché sto per svenire”. Quando ho visto i due “38” e la cifra di 500mila, il massimo possibile, mi sono sentita mancare anch’io».
Messa alle strette, Erika rivela a mezza voce di aver già visto l’uomo «due o tre volte», ma assicura che non è del paese. Ma la precisazione che è andato a casa a grattare il tagliando e poi è tornato, tutto in venti minuti, considerando il traffico della Legnaghese, induce a pensare che in ogni caso non viva molto lontano dalla tabaccheria di Stradella.
«La cosa importante - aggiunge Elena, la titolare - è che i soldi vadano a una persona in difficoltà. È la prima volta in dieci anni di attività, che abbiamo una vincita così. È un regalo anche per noi».
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