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Immsi, in calo ricavi e utili Pesa il calo di vendite delle due ruote

L’Immsi, la società di Roberto Colaninno, ha chiuso il bilancio dei primi nove mesi del 2013 con un calo di ricavi e di utili. La società conferma l’adesione all’aumento di capitale di Alitalia, Sui conti influisce il calo di vendite delle due ruote

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rrMANTOVA. Immsi nei primi 9 mesi ha registrato un utile in calo a 0,8 milioni contro i 9,2 dello stesso periodo 2012 e ricavi in contrazione a 986 milioni. Bene la capogruppo con utili in crescita a 23 milioni, grazie a «maggiori componenti finanziarie positive», e con la riduzione del debito a 43 milioni. Cedute a Banca Imi 5 milioni di azioni Piaggio, che portano la quota nel gruppo motoristico dal 52,97% al 51,58%. Confermata la partecipazione con 13 milioni all'aumento di capitale Alitalia.

Sempre nei nove mesi gli investimenti lordi di Immsi sono ammontati a 61,6 milioni, quasi interamente riferiti al gruppo Piaggio. Dopo la vendita a Banca Imi di 5 milioni di azioni Piaggio in ottobre per un incasso complessivo di 9,6 milioni e una plusvalenza, al lordo del fisco, per circa 2,9 milioni che «non produce effetti sul risultato netto consolidato», la quota di Piaggio consolidata da Immsi è pari adesso al 51,58%, rispetto al 52,97% a fine settembre.

Considerando l'andamento di Immsi in relazione alle diverse aree di business risulta che nel settore industriale, ovvero il gruppo Piaggio, i ricavi sono scesi a 955 milioni (da oltre 1,11 miliardi un anno prima)a causa della contrazione del settore due ruote sul mercato domestico europeo, che ha accusato il peggiore calo dal 2007 con volumi complessivi inferiori del 55% rispetto a 5 anni fa. Effetti negativi sono giunti anche dalla rivalutazione dell'euro in quanto in assenza di questo effetto cambio il fatturato consolidato sarebbe risultato superiore di 34,3 milioni.

Sempre nei nove mesi l'utile netto di Piaggio è sceso a 27,8 milioni (da 44,4 milioni un anno prima) e le vendite sono calate del 9,5% in volumi a causa della sensibile diminuzione delle vendite di due ruote in Europa e una lieve flessione dei volumi in Asia Pacifico nello scooter, mentre le vendite di Vespa sono cresciute dell'11,3% in India e del 7,7% sul mercato americano delle due ruote. Bene Moto Guzzi, che ha registrato un aumento del 9,8% delle vendite a 5.900 unità, mentre nel settore navale (Intermarine) i ricavi sono diminuiti a 27,5 milioni (da 44,9 milioni un anno prima) con un portafoglio ordini a fine settembre pari a circa 113 milioni. Infine le attività di Is Molas, che gestisce un resort turistico, alberghiero e sportivo a Pula (Cagliari), hanno segnato un aumento del 13,6% del fatturato 9 mesi a circa 2,1 milioni.

Quanto alle prospettive, si conferma, per Piaggio, «l'impegno a generare una crescita della produttività, la strategia di sviluppo industriale e commerciale nell'area asiatica e il consolidamento della leadership nei mercati occidentali» oltre all'impegno di presentare «entro i prossimi mesi un nuovo piano strategico 2014-2018, in anticipo rispetto alla scadenza del precedente piano 2011-2014». Per la divisione navale Intermarine la previsione per il 2013 è «un risultato non ancora in linea con le aspettative di equilibrio economico» e per Is Molas «si prevede di proseguire la realizzazione della componente residenziale del progetto». A Piazza Affari i titoli Immsi sono giù di oltre l'1,9% e quelli Piaggio del 2,43%.

Immsi «ritiene che solo dopo la conclusione della manovra finanziaria» legata all'aumento di capitale di Alitalia e «dopo l'approvazione del piano finanziario pluriennale di Alitalia sarà possibile disporre delle informazioni necessarie per effettuare un aggiornamento attendibile per la valutazione relativa alla propria partecipazione» nella compagnia aerea. Immsi annunciando i risultati dei 9 mesi. Immsi spiega che «il 18 ottobre scorso, a fronte della manovra finanziaria deliberata da Alitalia che prevede tra l'altro un aumento di capitale in via scindibile, ha sottoscritto e versato una quota della ricapitalizzazione per 13 milioni.

Tale manovra è ancora in corso e dovrebbe definirsi entro la fine del corrente esercizio». Immsi, che detiene il 7,1% del capitale di Alitalia, ha anche detto di aver operato una svalutazione per 36,3 milioni del valore di carico originario di 80 milioni nel precedente esercizio adeguando in tal modo il valore netto della partecipazione a 43,7 milioni, e di aver sottoscritto nei primi mesi di quest'anno pro quota per 10,9 milioni un prestito obbligazionario convertibile subordinato emesso da Alitalia e attualmente ancora in essere.

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