Niente preservativo: «È scomodo e costoso»
Indagine tra 1.200 studenti delle superiori: il 70% non usa il profilattico. E il 30% pensa che la pillola protegga dall’Hiv. Allarme Aids: «800 pazienti»

Qual è la differenza tra Hiv e Aids? Come si prende il virus? E ancora: l'Hiv si trasmette con la puntura di zanzara?
La disinformazione è largamente diffusa tra i ragazzi, specie quando interessa l'area delle malattie sessualmente trasmissibili.
La conferma arriva anche dagli studenti delle scuole Pitentino, Itis Fermi, Mantegna, Enaip, Vinci e Belfiore, a cui Anlaids Mantova ha consegnato, nelle settimane scorse, un questionario inerente che ha portato a risultati importanti, analizzati ieri mattina al conservatorio Lucio Campani di via Conciliazione insieme a duecento dei ragazzi coinvolti.
Ne è emerso che dei 1.220 studenti intervistati il 70% ritiene il preservativo «una forma di contraccezione non sicura, fastidiosa, troppo costosa e di disturbo all'atmosfera». E di conseguenza non ne fa uso. Il 50% non conosce la differenza tra Hiv e Aids, mentre il 30% ritiene la pillola una difesa dal virus Hiv.
Dati che lasciano esterrefatti e che fanno preoccupare. A informare e sensibilizzare i ragazzi due medici dei reparti di Malattie infettive, il dottor Paolo Costa, primario al Carlo Poma, e la dottoressa Cristina Negri del Luigi Sacco, di Milano. «Ogni anno ci sono almeno 4mila nuovi casi di Aids. Fino agli ultimi mesi dell'anno scorso nel reparto di Mantova abbiamo visto circa 1.200 pazienti, di cui 446 con una diagnosi positiva al virus e 268 deceduti per questo. Abbiamo circa 800 pazienti in carico, di cui 600 con una terapia in corso» sottolinea il dottor Costa.
«Non esiste profilassi vaccinale – continuano i due medici – né una cura che eradichi la malattia. Solo un quarto dei malati di Aids ne è consapevole e questo vuol dire che per contrastare la sua diffusione sono indispensabili misure di prevenzione e informazione».
L'Hiv è un'infezione dovuta a comportamenti sessuali a rischio ma non solo, si trasmette per via ematica (quindi con il sangue), con secrezioni corporee e per via materno-infantile. Non con gli abbracci, le zanzare, la saliva, frequentando luoghi pubblici e nemmeno con i baci. «Anni fa essere affetti di Aids faceva scalpore, ora nemmeno se ne parla: è bene informare, soprattutto i ragazzi più giovani, che hanno stili di vita più spensierati e aperti a rapporti occasionali. Usare il preservativo sarà pur scomodo, ma può salvarvi in queste occasioni. Inoltre sarebbe opportuno fare il test Hiv, anonimo e gratuito» ricorda la dottoressa Negri.
L'Aids c'è e si diffonde sempre di più e per contrastarlo si può solo parlarne e informarsi. «Speriamo che la nostra iniziativa sia di aiuto in questa battaglia. Manderemo i dati raccolti al ministero perché li divulghi in tutte le scuole a livello nazionale ottenendone il patrocinio» ricorda il presidente di Anlaids Mauro Longhi.
Martina Adami
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