Ecco “La Famille de la Rue” A maggio il festival in città
Programma firmato da Annalisa Venturini: proporremo arte di strada di qualità E domenica 8 dicembre l’anteprima in piazza Marconi con la Famiglia Belmonte

Nel maggio 2014 Mantova avrà un nuovo festival d’arte. D’arte di strada o, meglio, di arte che se fatta in strada è fruibile al più ampio pubblico possibile e, al contempo, anima la città. Il festival si chiamerà “la Famille de la Rue”, e ad idearlo è stata l’artista Annalisa Venturini. Il programma è ancora in fase di definizione ma, intanto, il prossimo 8 dicembre la Famille de la Rue offrirà una gustosa anteprima: in centro, infatti, si esibirà la Famiglia Belmonte con lo spettacolo "Le Canzoni da Marciapiede". La . cantattrice tutta pizzi e piume (Valentina), il pianista col cilindro (Andrea) e la piccola monella (Alice), offrono al pubblico, con il linguaggio della musica e del teatro di rivista «bizzarre storie d'amore - si legge in una nota - tradimenti, vita di provincia, fatti di cronaca e favole surreali».
«Questo spettacolo - spiega la Venturini - non sarà altro che un’entusiasmante anteprima di un festival internazionale dedicato agli artisti di strada che nel 2014 vedrà Mantova trasformarsi in una piccola Parigi dove ogni piazza, ogni angolo si riempirà di incanto». L’anteprima sarà in centro, in piazza Marconi dalle 17 alle 21. Gli organizzatori stanno vagliando la possibilità di un luogo alternativo in caso di maltempo.
«L'idea per questo progetto - racconta sempre la Venturini - è nata dopo avere partecipato in qualità di artista al Festival "Artisti in piazza" a Pennabilli, in provincia di Rimini, e aver visto come l'arte di strada riesca a creare empatia e forza di unire persone desiderose di viverla e condividerla. Il festival desidera riunire artisti con le stesse affinità per rendere l'arte di strada conscia dei suoi rapporti con la storia e integrandola con giardini, chiostri, edifici storici, piazze, strade e luoghi sconosciuti ai più. Penso al giardino dei Semplici, al chiostro di Santa Lucia, al ghetto ebraico, alla sinagoga, al giardino di Palazzo Soardi e ad altri posti ancora. Vogliamo approfittare del fatto che Mantova è una delle poche città che si prestano a fare da cornice a un evento così particolare e unico nel suo genere».
L'obiettivo del festival è creare degli eventi all'aperto per richiamare l'interesse e la curiosità di turisti e appassionati, favorendo la riscoperta culturale e artistica della città e offrendo per la prima volta a Mantova degli spettacoli dal vivo ad alto tasso scenografico ed emotivo, che coinvolgano tutte le fasce d'età.
«La manifestazione - conclude la Venturini - aspira a divenire un rito culturale per celebrare e condividere le arti, il territorio e l'area urbana. (e.c.)
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