Spesa solidale contro Esselunga Raccolti quaranta buoni sconto
Continua la protesta contro l'arrivo del supermercato a Porta Cerese

In un paio d'ore sono state consegnate ieri pomeriggio oltre 40 carte prepagate, del valore di 30 euro ciascuna, emesse da Esselunga e spedite ai residenti del capoluogo per invitarli a fare acquisti al supermercato di Desenzano. Il “contrattacco” messo in campo da eQual, il gruppo di iniziativa sociale, ha ottenuto buoni risultati e pertanto verrà riproposto anche nei prossimi giorni. L'obiettivo è quello di costituire un'azione di solidarietà, contro il marketing “pressante” di Esselunga, che vorrebbe costruire un supermercato a Porta Cerese.
«Vogliamo mettere insieme tutte le tessere ed utilizzarle per comperare generi di prima necessità a favore di famiglie bisognose o cassaintegrati mantovani - spiega Emanuele Bellintani -. Questi buoni da 30 euro ognuno, che noi abbiamo ribattezzato 30 denari, è meglio sfruttarli in modo costruttivo e non per una manovra pubblicitaria attuata solo per ingraziarsi i mantovani. Non siamo contro Esselunga, ma non c'è bisogno di un altro supermercato a Mantova, soprattutto in quella zona». L'indignazione collettiva è nata spontaneamente. Tutti coloro che decidono di aderire rinunciando quindi alla tessera, lasciano ad eQual un indirizzo e-mail attraverso il quale verranno informati sulla tempistica dell'operazione. Non si sa ancora con precisione quando si farà la spesa collettiva che poi andrà in beneficenza. Si ipotizza a gennaio 2014, dopo le feste.
«Tutto è nato quando sono iniziate ad arrivare le lettere di Esselunga nelle case – affermano gli esponenti di eQual -. Non essendo cumulative, formeremo dei gruppi per andare a Desenzano. Lo schiaffo ulteriore in tutta questa vicenda è che Esselunga impiega quasi 720mila euro per invogliare i mantovani ad essere più benevoli verso di loro. Se gli stesse veramente a cuore Mantova, avrebbe potuto investirli in altre cose utili alla città». Intanto nella sede di via Tezze continuano ad arrivare persone che desiderano dare in consegna le carte prepagate, chiedendosi come abbiano fatto a risalire al loro indirizzo.
Graziella Scavazza
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