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Saviola, intesa con le banche sulla ristrutturazione del debito

Sì alla rinegoziazione, nuova finanza in arrivo da istituti e soci. Risultati in netto miglioramento: «Nel 2014 ritorno all’utile»

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Il Gruppo Saviola raddrizza il timone dopo il varo del piano di riassetto e lo fa nonostante il mercato di riferimento, quello del legno-arredamento, continui a risentire di una situazione pesante. Soprattutto, è stato definito l’accordo di rinegoziazione del debito con gli istituti bancari per un importo di circa 350 milioni di euro. L’intesa prevede il riscadenziamento della esposizione a medio e lungo termine e la conferma delle linee di credito a breve termine. Gli istituti bancari, inoltre, hanno confermato la disponibilità ad erogare una nuova linea finanziaria pari a 10 milioni di euro. I soci del Gruppo Saviola effettueranno a loro volta un rafforzamento patrimoniale per circa 10 milioni di euro. «In uno scenario di importante miglioramento di tutti gli indicatori di performance aziendali - spiega l’azienda - questo accordo rappresenta un ulteriore segnale di fiducia da parte del ceto bancario nei confronti del Gruppo Saviola».

Le previsioni per il 2013, infatti, parlano di una chiusura dell’esercizio con ricavi netti consolidati di oltre 560 milioni di euro (+4% rispetto allo scorso anno). In forte crescita sul 2012 soprattutto la marginalità, cioè il reddito dell’attività caratteristica prima di interessi passivi, imposte e ammortamenti (Ebitda) atteso pari a 64 milioni di euro (+48%). Il risultato netto probabilmente non riuscirà ancora ad essere preceduto da un segno “più”, ma a Viadana c’è fiducia nel fatto che questo possa accadere già nel 2014: «Dall’inizio della crisi, nel 2008, questo per noi è stato l’anno migliore - spiega il presidente Alessandro Saviola -. Abbiamo conquistato nuove quote di mercato e migliorato i risultati grazie anche alla riorganizzazione commerciale e alle misure di contenimento dei costi. Il risultato netto probabilmente sarà ancora negativo, alla luce degli imponenti ammortamenti frutto della rivalutazione patrimoniale e agli interessi passivi sul debito, che ancora non era stato rinegoziato. Ma dopo l’intesa con le banche, questa voce di bilancio diminuirà notevolmente e credo che alla fine del 2014 si tornerà all’utile».

Il 2013 per il Gruppo Saviola ha registrato un significativo miglioramento della performance di tutte le unità operative anche rispetto al piano industriale presentato al sistema bancario (Ebitda +5 milioni di euro pari al +10%). Per l’operazione, il gruppo è stato assistito da Rothschild come consulente finanziario, da Latham & Watkins e Fivesixty come consulente legale e da PwC; il ceto bancario è stato assistito da Bonelli Erede Pappalardo come consulente legale.

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