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ll Secchia non fa più paura Video 1 2 3 Ora gli occhi sono puntati sul Po VIDEO La situazione Quistello La protezione civile FOTO Leggi anche: "Così salviamo Mantova dall'acqua"

Il fiume Secchia ha rotto gli argini nel Modenese costringendo le autorità a evacuare un centinaio di persone a San Matteo. Si teme ora che l’alluvione possa estendersi nel Mantovano: a Moglia, San Benedetto Po e Quistello è già scattato l’allarme della Protezione Civile

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MANTOVA. Dopo l’esondazione del Secchia nel Modenese, a Bastiglia, massima allerta fiumi anche nel Mantovano. L'ondata di piena del corso d'acqua che sembrava poter dare i maggiori problemi, nella notte, è passata per Bondanello di Moglia,masenza creare particolari difficoltà.Ha toccato il livello massimo di 9,41 metri intorno alle tre; alle sette e mezza era già in calo con 9,30 metri, mentre alle dieci e mezza aveva raggiunto quota 9,10.

C’è da dire che il territorio mantovano ha senza dubbio beneficiato della "rottura" a Bastiglia di Modena, con il
conseguente abbassamento del livello. L’acqua del Secchia comunque ha invaso buona parte delle golene del nostro territorio, espandendosi oltre il letto del fiume,main nessun tratto sta costituendo un pericolo.

Ai piedi dell’argine di Quistello e San Benenedetto vivono non più di cinque famiglie. E nessuna ha ricevuto l’ordine di evacuazione. Le protezioni civili Polirone ed Eridano, comunque, da domenica stanno presidiando costantemente (24 ore al giorno) gli argini sia di Secchia che di Po.

«Appena ricevuti , domenica, i bollettini di allerta della protezione civile, abbiamo subito contattato i nostri distaccamenti locali, Eridano e Polirone, che stanno facendo un ottimo lavoro di sorveglianza - ci spiega Enzo Gemelli, vicesindaco del Comune di Quistello, intercettato dalla Gazzetta proprio sul ponte - Ieri mattina presto ci siamo incontrati per fare il punto della situazione, ma, dati alla mano, abbiamo visto che la situazione non destava preoccupazioni. Quindi non c’è stato bisognodi far evacuare nessuno».

Stesso discorso vale per Bondanello di Moglia e per San Benedetto. «Per fortuna - va avanti Gemelli - che i lavori allo storico ponte di Quistello sono appena terminati. Questa è la prima prova cui viene sottoposto il nostro ponte, dopo il ripristino e rinforzo». Gli interventi, commissionati e realizzati dalla Provincia, infatti sono terminati a dicembre: 300mila euro per il ripristino della tenuta e della funzionalità. Restano da applicare solo i lampioni originali del 1924. Non desta allarme, dunque, il Secchia, ma di contro sta salendo il livello del Po. C’è da premettere anche in questo caso che la situazione non è preoccupante, siamo ben lontani da storiche piene
che tutti gli abitanti della zona conoscono. Però l’evento non è da sottovalutare.

Il Grande Fiume cresce di 5 centimetri all'ora e proprio nelle prime ore della mattinata di ieri è entrato nella fascia di attenzione a Borgoforte. Gli uffici della Provincia stanno seguendo con particolare
attenzione l'evolversi della situazione per questo corso d'acqua. Ieri a mezzogiorno aveva raggiunto 5, 4 metri, quando il giorno prima alla stessa ora era 4,4. Il primo livello di guardia, è di 5 metri, criticità ordinaria (6 e 7 sono i livelli di criticità moderata ed elevata). Anche il Po ha cominciato ad invadere le golene. Ma nessuno ancora ha dovuto lasciare la propria abitazione e se la situazione resta contenuta, non ci sarà bisogno per nessunodi traslocare ai piani alti. Alcune situazioni poi, come la piana di Portiolo, una storica golena che veniva utilizzata
come sfogatoio (è già stata sacrificata più volte dopo apposita rottura per contenere il Po), da un po’ di tempo sono state risolte.

Qui, dove vive una piccola comunità composta da un centinaio di persone, è stato realizzato un argine che interrompe la golena, costituendo un baluardo in più, come ci spiega l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Panzani. Nessun problema per le abitazioni principali. Ma qualche disagio per quelle da di porto c’è però. Tanti pescatori e frequentatori del fiume in queste ore, infatti, stanno andando a recuperare le proprie chiatte, o le casette galleggianti, prima che la forte corrente se le porti via. Come Daniele Viviani, pescatore hobbista di Quistello, da noi incontrato ieri mattina a San Benedetto. «Qui sotto il ponte ho la mia chiatta, ma è rischioso, sono dovuto correre per portarla a riva».

 

 

AGGIORNAMENTO ALLE 23

Fiumi sotto osservazione anche nel Mantovano. L’ondata di piena del Secchia, il corso d’acqua che sembrava poter dare i maggiori problemi, nella notte, attorno alle 3, è passata per Bondanello di Moglia, ma senza creare particolari difficoltà. Ha toccato il livello massimo di 9,41 metri e ora, in calo, sta transitando tra Bondanello e San Siro di San Benedetto Po dove è previsto giungerà attorno alle 11 di domani mattina.  Il territorio mantovano minacciato nella scorse ore dal Secchia, ha senza dubbio beneficato della “rottura” a Pastiglia di Modena. Cresce di 5 centimetri all’ora il Po che da questa mattina è entrato nella fascia di attenzione a Borgoforte. Gli uffici della Provincia stanno seguendo con particolare attenzione l’evolversi della situazione per questo corso d‘acqua. Pericolo superato anche per il Chiese dopo l’ondata di piena di sabato: adesso è sotto la soglia di attenzione

 

IL PUNTO ALLE 14 NELL'AREA DELL'ALLUVIONE

Centinaia di persone evacuate nel Modenese e ingenti danni ad abitazioni, capannoni e aziende agricole per la rottura dell'argine destro del fiume Secchia, che ha allagato in particolare le zone di Albareto, Bastiglia e Bomporto. Qui, come a San Prospero, le scuole domani resteranno chiuse per l'impraticabilità degli edifici e delle strade di accesso. Ai residenti di Bomporto e San Prospero in serata è stato detto di allontanarsi da casa per almeno 24 ore, e per chi non ha una sistemazione alternativa autonoma è prevista l'accoglienza in una polisportiva a Modena e al municipio di Mirandola.

Nel Mantovano, intanto, c'è troppa acqua nei campi e scattano le idrovore. Dopo la settimana di pioggia che ha colpito la Lombardia, nella bassa pianura padana si fa un primo bilancio della situazione. Nel Mantovano – spiega la Coldiretti regionale - a destare maggiori preoccupazioni sono i fiumi Secchia e Po.

Il Secchia, che tocca i comuni di San Benedetto Po, Quistello, Moglia, ha registrato nella notte tra domenica e lunedì il picco più alto, mentre lunedì mattina c’è stato un lieve calo dei livelli anche a seguito all’esondazione nel Modenese. Da domenica è in azione il Consorzio di Bonifica – Terre dei Gonzaga (referente per il territorio) che ha acceso le idrovore si San Benedetto Po e Moglia per smaltire le acque nei canali secondari.

“La situazione di lunedì - spiega Ada Giorgi, presidente del Consorzio Terre dei Gonzaga - vede il fiume Po in crescita di 6 cm all’ora nella tratta fra Piacenza e Mantova ed è al momento il fiume che crea maggiori preoccupazioni. Sono già 80 i millimetri di pioggia caduti in questi giorni e per la nostra zona sono tanti. Figurarsi che già a 40 millimetri il nostro territorio ha cominciato a soffrire. Abbiamo ritenuto indispensabile avviare le idrovore per pompare l’acqua. Idrovore in azione da due giorni, a ciclo continuo, che garantiscono un pompaggio di 14 metri cubi al secondo”.

 

IL DISPERSO ERA SU UN GOMMONE CHE SI E' RIBALTATO

La persona dispersa nel Modenese a causa degli allagamenti è Giuseppe Salvioli, 44 anni. Dalle prime ricostruzioni, con altre due persone stava cercando di portarsi in salvo su un gommone a Bastiglia nella notte, quando questo si è ribaltato. Mentre le altre due persone sono state salvate dai vigili del fuoco, il
44enne non è stato più individuabile nel buio.
   Intanto, l'acqua esondata ha raggiunto l'abitato di Bomporto e il sindaco di Medolla, comune più a nord, ha disposto l'evacuazione di alcune parti del territorio più vicine al fiume Secchia.

LUNEDI' 20 GENNAIO, SITUAZIONE ORE 12

Dopo essere cresciuto per tutta la notte, il livello delle acque del Secchia all'idrometro di Bondanello sta gradualmente diminuendo, arrivando a segnare 9 metri e 3 centimetri alle 12 di lunedì mattina. Continua invece ad aumentare il livello del Po, che all'idrometro di Borgoforte ha fatto segnare 5 metri e 36 centimetri alle 12, circa un metro in più rispetto alla stessa ora di domenica.

LUNEDI' 20 GENNAIO, SITUAZIONE ORE 8

Crescita cointinua nella notte delle acque del Secchia all'altezza dell'idrometro di Bondanello. Il livello massimo, 9 metri e 41 centrimetri, è stato toccato tra le 3 e le 5 di lunedì mattina. Alle 8 di lunedì il livello si è attestato sui 9 metri e 31. Domenica pomeriggio l'altezza dell'acqua era sotto ai 7 metri.

UN DISPERSO A BASTIGLIA, E' UNA PERSONA CHE VOLEVA AIUTARE. E' un residente che con il suo gommone era sceso in acqua per cercare di dare una mano l'uomo disperso alle 4 del mattino nelle acque del canale a Bastiglia. Il suo natante di proprietà si è rotto e l'uomo è precipitato sulle acque. E' tuttora attivamente cercato ma si teme il peggio.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ALLE 21

Situazione critica sui fiumi gonfiati dalle insistenti piogge dei giorni sorsi. Nel Mantovano è stato dichiarato il preallerta della Protezione civile. Pronti ad intervenire i Vigili del Fuoco e le diverse forze dell’ordine mentre già da ieri l’Aipo sta operando anche in supporto alla zona più colpita, il Modenese.

L’evento di piena è dovuto alle piogge eccezionali. In 24 ore sono caduti oltre 270 millimetri sull’Alto Appennino e quasi 50 in pia nura, dove si sono verificati anche dei temporali fuori stagione. Inoltre l’elevata temperatura ha fatto sciogliere la coltre nevosa. Un effetto combinato che ha ingrossato i fiumi appenninici. In poche ore sono entrati in piena Enza, Panaro e Secchia.

Il Secchia fa paura. Il fiume è cresciuto di 3 metri in 24 ore l culmine di piena è transitato ieri mattina alle 4 a Rubiera, nel reggiano, ingrossandosi nella discesa a valle. Ieri sera a Bondanello di Moglia il fiume saliva al ritmo di mezzo metro in tre ore ed aveva superato i 9 metri di quota. a due metri dal suo “record”. La piena sta scendendo velocemente e il culmine è atteso nella giornata di domani, lunedì, fra Moglia, San Benedetto e Quistello. I Consorzi di bonifica hanno acceso tutte le idrovore: due a Gualtieri, e ben otto a San Siro di San Benedetto Po. In serata è stato necessario accendere anche due a Mondine (Moglia) e due a Boretto.

Le previsioni. Questo perché continua a piovere e le previsioni non promettono nulla di buono: in vista della notte il Consorzi devono allontanare più acqua possibile: attualmente 540 milioni di litri ogni ora. Oglio, ponti chiusi. Preoccupa la situazione anche dell’Oglio e dell’affluente Chiese. Inagibile il ponte in chiatte di Torre, ieri è stato chiuso anche quello che collega Acquanegra a Calvatone.

Il Po in crescita. Il grande fiume sale al ritmo di un metro in 24 ore, ma è attesa una crescita più sostenuta nelle prossime ore. L’ufficio dell’Arni ha vietato la navigazione, mentre è stata effettuata la manovra di chiusura dei laghi di Mantova, per difendere la città da un eventuale rigurgito del Po nel Mincio. Frana nel primo pomeriggio un tratto di strada di Vallette, il collegamento tra la frazione delle Calandre e il Bastione, ad Ostiglia. Circa tre metri in lunghezza scivolati nel fosso adiacente. Si teme che l'alluvione provocata dalla rottura dell'argine a Battaglia possa ora estendersi anche alla Bassa mantovana. A Quistello, Moglia e San Benedetto, la protezione civile ha allertato la popolazione e le strutture di pronto intervento. Resta chiuso il Ponte di Torre di D'Oglio, mentre è stato chiuso quello di Acquanebra.

Il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, segue gli sviluppi "confermando il necessario supporto agli enti locali che in prima linea stanno gestendo questa difficile situazione". Difficoltà hanno incontrato in mattinata i soccorritori per lo sgombero della casa di riposo Sant'Anna a Ponte dell'Uccellino, ma tutto si è poi risolto: dei 30 ospiti, quelli costretti a letto sono stati trasferiti all'ospedale di Baggiovara, a Modena, e nelle strutture protette del Comune. D'intesa con la Prefettura è stato attivato il controllo da parte di tutte le forze dell'ordine per vigilare sulle case degli sfollati ed evitare atti di sciacallaggio. Già in mattinata erano intervenuti i vigili del fuoco, con l'utilizzo di gommoni e anche dell'elicottero per 'salvare' dall'alto persone rimaste bloccate in aree molto difficili da raggiungere via terra.

La piena del Secchia si è trasformata in esondazione quando è tracimato un tratto dell'argine, circa 200 metri dopo la linea dell'Alta velocità venendo da Modena, nei pressi della frazione di San Matteo.

La circolazione ferroviaria sulla Bologna-Milano, comunque, ha reso noto Rfi, non ha avuto ripercussioni. L'Aipo, autorità competente per la gestione idraulica dei corsi d'acqua, è intervenuta, ma i tecnici si sono trovati di fronte a una situazione critica, non risolvibile in tempi brevi anche per le difficoltà di accesso alla zona, alla forte corrente e all'elevata portata del corso d'acqua. Da qui anche l'appello della Protezione civile modenese, usando pure altoparlanti, a recarsi ai piani alti delle abitazioni.

A Bastiglia anche il sindaco, Sandro Fogli, è rimasto bloccato a lungo in municipio. Intanto gli enti locali hanno avviato azioni coordinate per assistere la popolazione, proponendo agli sfollati alloggi di emergenza soprattutto in hotel e palestre. Mezzi del volontariato hanno fatto la spola per trasferire le famiglie evacuate, l'Unione bonifiche ha messo a disposizione esperti ed escavatori.

L'Accademia militare ha messo a disposizione 50 allievi ufficiali per contribuire a predisporre sbarramenti con sacchetti di sabbia. La fase di attenzione della Protezione civile dovrebbe terminare domani, lunedì. L'invito ai cittadini è di non mettersi in movimento nelle zone più colpite dalla piena se non per estrema necessità: molti ponti rimangono per ora chiusi, sulle strade priorità alla circolazione dei veicoli impegnati nell'emergenza.

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