«Sottopasso troppo caro» Unieco fa causa al Comune
L’impresa blocca la fideiussione da un milione per i lavori a Borgochiesanuova. Cavarocchi: «Quei soldi ci spettano». Il sindaco: «Perizie dalla nostra parte»
di Sandro Mortari
MANTOVA. È finita in Tribunale la vicenda del sottopasso ciclopedonale alla ferrovia di Borgochiesanuova, previsto dal Piano di riqualificazione urbana del quartiere fin dal 2006 e mai realizzato. L’impresa Unieco di Reggio Emilia, che avrebbe dovuto costruirlo in sconto oneri di urbanizzazione, si è opposta alla decisione del Comune di Mantova di escutere una fidejussione di un milione 68mila euro da utilizzare per l’opera, e ha presentato ricorso al giudice che ha fissato l’udienza per i primi di febbraio. Se la sentenza sarà favorevole a via Roma, i soldi verranno trasferiti all’Aler che, in base ad un accordo sottoscritto con Regione e Via Roma, si occuperà dell’appalto dei lavori per costruire il sottopasso, diventato indispensabile dopo la costruzione e l’entrata in servizio della stazione ferroviaria.
Si dovrà, dunque, attendere ancora per dare l’ok al sottopasso che consentirebbe agli studenti dell’Itis che scendono dal treno, alla vicina fermata, di attraversare la strada e arrivare a scuola in tutta sicurezza. «Avevamo sollecitato più volte Unieco a rispettare i patti - spiega l’assessore alle opere pubbliche Marco Cavarocchi - ma dall’azienda non abbiamo mai ricevuto risposta. A quel punto, ci siamo rivolti al Collegio di vigilanza della Regione che ci ha dato il via libera per escutere la fidejussione e girarla all’Aler affinchè la utilizzasse per realizzare il sottopasso ciclopedonale visto che noi non eravamo in grado di accollarci i lavori, pena lo sforamento del patto di stabilità». Tutto avveniva ai primi di novembre dell’anno scorso. A quel punto, però, Unieco ha bloccato la fidejussione ritenendo eccessivo sborsare più di un milione di euro per un’opera che, evidentemente, riteneva di realizzare con una spesa minore. E ha citato il Comune in giudizio. Un vero fulmine a ciel sereno per l’ente di via Roma.
«Noi non abbiamo alcun problema che sia l’azienda a costruire l’opera, come era negli accordi - dice Cavarocchi -. Il fatto è che sono sette anni che Unieco è in ritardo e non ha mai risposto ai nostri solleciti degli ultimi due anni, e nemmeno alle due diffide emesse dalla Regione. Per tutelare i soldi dei cittadini ci siamo dovuti inventare la soluzione con l’Aler».
«Questo è uno dei confettini che ci ha lasciato in eredità la giunta Brioni» afferma con una punta di veleno il sindaco Nicola Sodano. Il Comune è tranquillo circa l’esito favorevole del giudizio davanti al Tribunale: «Esistono delle perizie - dice il primo cittadino - che attestano i costi dell’opera. Probabilmente nel 2006-2007, quando sono stati calcolati era un periodo di vacche grasse, ma non è colpa nostra se sono passati anni e non hanno realizzato il sottopasso».
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