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Pugno di ferro contro sosta selvaggia al Poma

Su richiesta dell’ospedale i vigili puniranno i trasgressori con multe salate. Sanzioni solo nel parcheggio esterno, dove per un paziente è un’impresa trovare un posto liibero

Roberto Bo
2 minuti di lettura

MANTOVA. Un’ordinanza della Polizia Locale per fermare sosta selvaggia nel parcheggio del Carlo Poma. A chiedere l’intervento deciso e risolutore dei vigili sono stati i vertici dell’azienda ospedaliera. Obiettivo: porre fine alla presenza di vetture parcheggiate fuori dagli spazi consentiti e che in alcuni casi hanno reso difficile la manovra dei mezzi di soccorso.

Alla firma dell’ordinanza manca solo un passaggio: prima di emettere il dispositivo che regolerà la viabilità nell’area privata ad uso pubblico (il maxi parcheggio esterno), con relative sanzioni per i trasgressori, l’ospedale dovrà inviare ai vigili la planimetria dell’area con la segnaletica orizzontale e verticale. «Su richiesta dell’ospedale – spiega il comandante della Polizia Locale, Paolo Perantoni – abbiamo compiuto recentemente due sopralluoghi. Per quanto riguarda l’area esterna, quella definita privata ma aperta al pubblico, sembrano non esserci problemi. Quindi sarà possibile applicare il codice della strada. Prima, però, l’ospedale deve inviarci la planimetria grazie alla quale potremmo emanare l’ordinanza». Nulla da fare, invece, per il parcheggio interno, quello regolato da accesso con la sbarra. In questo caso la zona è totalmente privata, con stalli riservati in genere al personale, e quindi la gestione del parcheggio è interna. Solo l’azienda ospedaliera può emettere un suo regolamento per far rispettare la sosta.

Il problema di carenza di spazi nel parcheggio del Poma è argomento di vecchia data. Ormai sono anni che ogni giorno alcuni automobilisti, per i più svariati motivi, lasciano la loro vettura in zone proibite: riservate ai disabili o alle forze dell’ordine, in divieto di sosta, davanti ai cantieri, arrivando addirittura a piazzare l’auto di fronte all’uscita del 118, come avvenuto alcuni mesi fa. I cartelli con cui il personale di vigilanza dell’ospedale o gli agenti del posto di polizia hanno finora invitato il guidatore “disattento” a spostare l’auto non sono bastati. Così alla fine dell’anno scorso i vertici dell’azienda ospedaliera hanno chiesto una consulenza al comando della Polizia Locale per valutare la possibilità di multare i trasgressori. In viale Fiume si sono subito messi al lavoro e nei giorni scorsi, dopo i sopralluoghi, la Polizia Locale ha informato l’ospedale che l’ordinanza per regolare la viabilità nell’area privata aperta al pubblico può essere emessa, ma prima l’azienda ospedaliera dovrà inviare la documentazione relativa all’area. «Siamo in attesa – spiega il comandante della Polizia Locale – dopodiché se tutto, come sembra, sarà in regola potremo finalmente emanare l’ordinanza». Da quel momento in poi per sosta selvaggia saranno dolori. Anche negli ultimi giorni nel parcheggio del Poma sono stati registrati comportamenti scorretti da parte di alcuni automobilisti. Lunedì scorso una donna disabile di Felonica, accompagnata da un parente, non ha trovato il posto negli stalli riservati, tutti occupati da altre auto senza contrassegno. L’uomo si è rivolto, per lamentarsi, alla direzione del Poma, ai vigili e al 113. La risposta è stata sempre la stessa: non ci possiamo fare nulla. Sempre nei giorni corsi altre lamentele, questa volta da parte del personale medico del Malattie Infettive. Da mesi il parcheggio del reparto è limitato per la presenza del grosso cantiere della Tea per teleriscaldamento e centrale termica. Medici e infermieri più volte sono stati costretti a parcheggiare sul prato per non arrivare al lavoro in ritardo.

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