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E' ufficiale: la Gazzetta è il più antico giornale del mondo ancora in edicola

La Gazzetta di Mantova celebra i 350 anni del quotidiano più antico d’Italia, fondato nel 1664. Ma il primato tricolore potrebbe non essere l’unico “record” da festeggiare. La Gazzetta è in lizza per il titolo di quotidiano più antico del mondo ancora in edicola. La graduatoria dell’Associazione mondiale dei giornali colloca il nostro giornale al terzo posto dietro due pubblicazioni (una svedese e una olandese) che però nel corso dei secoli non hanno mantenuto intatta la loro cadenza quotidiana e si sono trasformati

di Carlo Chierici
2 minuti di lettura

bbMANTOVA. E’ più facile credere alla Pravda o a Wikipedia? Domanda complicata. Intanto perché quando c’era la Pravda, Wikipedia non esisteva (e viceversa) e poi perché se nomini l’organo di stampa del Partito comunista della vecchia Unione Sovietica a qualcuno può venire l’orticaria. Eppure, sembrerà incredibile, ma la risposta è semplicissima: a entrambe. Perché sostengono la stessa cosa, accontentando sia gli irriducibili della falce e martello sia quelli dell’orticaria.

E a proposito di cosa, Pravda (che, ricordiamo, vuol dire Verità) e Wikipedia si trovano d’accordo? Facile, a proposito della Gazzetta di Mantova. E cosa dicono? Dicono che il nostro quotidiano, che quest’anno celebra i 350 anni, è il più antico giornale del mondo. Boom. L’abbiamo sparata grossa? Può darsi. O forse no. Partiamo dalla base. Che la Gazzetta di Mantova sia il quotidiano più antico d’Italia è ormai un fatto accertato. Per diverso tempo gli storici ritennero che la nascita si dovesse collocare nel gennaio del 1670, poiché il suo numero più antico custodito risaliva all’ottobre del medesimo anno.

Ma, grazie a ricerche più approfondite, è stato rinvenuto il documento che ha permesso di retrodatare il tutto di almeno 6 anni, al 1664. La prima copia del foglio, che all’epoca aveva cadenza settimanale e si chiamava Aviso, risale infatti al giugno di quello stesso anno ed era edito ad opera degli stampatori ufficiali di corte Gonzaga, Federico, Pietro e Guglielmo Osanna.

A quel tempo il ducato era governato da Carlo II di Gonzaga Nevers e la pubblicazione evitava di trattare ogni evento che in qualche modo potesse coinvolgere ciò che era la politica di corte; bensì si limitava a riferire principalmente di notizie cittadine, solennità religiose, visite da parte di regnanti e importanti personalità, eventi riguardanti i notabili locali e particolare attenzione era dedicata agli avvenimenti militari. Dal 1807 la testata divenne definitivamente Gazzetta di Mantova e dal primo gennaio 1866 assunse la sua caratteristica di pubblicazione quotidiana. E qui ci siamo, i documenti sono chiari e la partita con altri giornali pretendenti al primato tricolore è definitivamente chiusa.

cc(A fianco, la prima pagina disponibile della Gazzetta di Mantova. Porta la data del 1665 ed è conservata nell'Archivio di Stato di Modena)

Più articolata è invece la questione mondiale. Il mondo è grande, vuoi vedere che in qualche angolo sperduto troviamo giornali più vecchi? È così. Eppure due fonti importanti (la Pravda prima, in occasione dei 300 anni della Gazzetta, e Wikipedia poi) dicono che il nostro giornale è quello privato più antico ancora pubblicato in tutto il mondo, e il più antico continuamente pubblicato a stampa. A fare un po’ di chiarezza in questa complicata graduatoria ci pensa l’associazione mondiale dei giornali (World association of newspapers) che sul sito pubblica l’elenco dei più antichi ancora in circolazione. In classifica la Gazzetta di Mantova risulta al terzo posto.

Allora come la mettiamo? Calma. Prendiamo il caso del giornale svedese Post och Inrikes Tidningar che è del 1645 ed è in effetti la più vecchia pubblicazione periodica europea ancora in attività, ma da un secolo si è trasformato sostanzialmente nella gazzetta ufficiale del Regno di Svezia, anche se ha ancora una “redazione” nella persona dell’unico editor (redattore) sopravvissuto, e dal 2007 è pubblicato unicamente online (questo, oggi, potrebbe essere un criterio discriminante non più di altre caratteristiche che nel corso dei secoli sono mutate nei giornali, compresa la Gazzetta, tipo il nome e la periodicità).

Sul secondo gradino del podio troviamo un giornale olandese, Oprechte Haerlemsche Courant (1656), che è il più vecchio giornale “generalista” vivente, ma tecnicamente è parte di un altro giornale, l’Haarlems Dagblad, con il quale gli occupanti nazisti lo costrinsero a fondersi nel 1942. E’ altrettanto vero, però, che l’Haarlems Dagblad mantiene comunque in testata anche il vecchio titolo, sia sulle copie stampate sia online. Qui si arrestano le ricerche e si può aprire un lungo dibattito sul primato mondiale. Quel che è certo è che dal 1664 in poi la comunità mantovana ha avuto a disposizione una testata che, seppure diventata Gazzetta di Mantova successivamente, ha assicurato sostanziale continuità di pubblicazione e capacità di ritrovare vitalità anche dopo periodi bui, come accadde dopo la Liberazione. E se non è record mondiale, poco ci manca.

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