Corte Castiglioni è quasi pronta: un comitato per attirare i turisti
Il Comune di Marcaria investe 250mila euro per la casa di Baldassarre Castiglione: la camera da letto già risplende. È stata creata un’associazione per raccogliere altri fondi e riaprire nel giro di pochi mesi FOTO VIDEO
di Vincenzo Corrado
MANTOVA. Corte Castiglioni di Casatico di Marcaria è l’ennesimo gioiello incastonato in una provincia che trasuda storia e che troppo spesso si concentra sulle gemme del capoluogo disinteressandosi, o comunque non valorizzando a sufficienza, le pietre preziose sparse nella periferia dell’impero.
Tra le scalinate e gli affreschi, tra le torri e i saloni di rappresentanza, si delineano forti i tocchi degli artisti che nel XV secolo prima, e poi nel Cinquecento e nel Settecento, resero la corte molto di più che una semplice residenza di campagna. Un nome su tutti: Giulio Romano, che secondo varie fonti avrebbe lasciato la sua impronta anche a Casatico.
Il Comune di Marcaria, con una scelta controcorrente in un periodo di crisi come quello attuale, negli ultimi anni ha investito centinaia di migliaia di euro per recuperare e rendere fruibile il complesso in cui il 6 dicembre 1478 nacque il letterato Baldassarre Castiglione.
Da qualche tempo l’assessore comunale Stefano Simonazzi si è affidato ad un’esperta, Katia Pognani, che a sua volta ha scelto un gruppo di studiosi che formano un comitato tecnico-scientifico.
Tra gli obiettivi del comitato c’è la diffusione delle bellezze della corte alla comunità, con l'intento di renderla visitabile in tempi brevi. Ciò è stato reso possibile grazie agli interventi di restauro degli interni che sono già stati in parte portati a termine con i fondi messi a disposizione dal Comune (250mila euro).
Ora, quando mancano gli ultimi ritocchi per aprire le porte del palazzo ai turisti, e ai cittadini di Marcaria in primis, e rendere calpestabile il suolo di parte delle stanze, è stata fondata anche un’associazione che ha come mission il reperimento di ulteriori fondi per gli ultimi interventi prima della grande riapertura. Si tratta di “Ottagono” che ha nel mirino finanziamenti privati, bandi pubblici e grandi aziende che potrebbero decidere di investire nel recupero del complesso.
Per poter inaugurare un primo mini percorso turistico bastano poche decine di migliaia di euro. Una cifra contenuta per accontentare ad esempio i turisti che quasi ogni giorno, con la bella stagione, passano per Casatico in bicicletta e chiedono di poter visitare la corte. Per il momento non si può.
«Il nostro obiettivo è la creazione di un vero e proprio percorso turistico - spiega il coordinatore del comitato tecnico-scientifico Pognani - Crediamo che Corte Castiglioni abbia delle potenzialità enormi, come dimostra l’importanza delle figure che hanno accettato di studiarla».
Vediamo chi sono gli esperti che fanno parte del comitato: lo storico dell’arte Renato Berzaghi, lo storico dell’architettura Carlo Togliani, le restauratrici Elisabetta Garilli e Cinzia Cavalli, l’architetto progettista Giampaolo Benedini, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Marcaria Fabrizio Gatti, l’architetto della Sovrintendenza Claudia Zanlungo, il responsabile dell’archivio di Stato di Mantova Daniela Ferrari.
Del comitato, infine, fa parte anche il conte Baldassare Piero Maria Castiglione, discendente di Baldassarre Castiglione. «Abbiamo deciso di puntare su eccellenze mantovane - dice Pognani - perché crediamo che sul nostro territorio ci siano tutte le competenze necessarie per ricostruire nei dettagli la storia della corte e renderla fruibile a tutti. Verrà data alla luce anche una pubblicazione, il nostro sarà un lavoro lungo ed impegnativo, ma ne vale la pena».
Corte Castiglioni è un complesso rurale quattrocentesco di proprietà comunale. Nel 1415 i Gonzaga cedettero alla famiglia Castiglioni le terre di Casatico, corte compresa. Baldassarre Castiglione (1478 -1529) fu il più illustre abitante della Corte e il più noto rappresentante della famiglia.
Letterato e diplomatico tra i più raffinati e colti dell'Italia rinascimentale, Baldassarre, grazie ai contatti con i maggiori protagonisti della vicenda artistica di quegli anni, diede un apporto significativo all’assetto architettonico della corte.
Profonda fu l'amicizia che legò Baldassarre a Raffaello, che lo ritrasse in un dipinto ora conservato al Louvre, e a Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello, che per Baldassarre realizzò la cappella funebre nel Santuario delle Grazie. Al primogenito di Baldassarre, Camillo, si deve la radicale e significativa trasformazione della corte, in particolare del corpo padronale, secondo un’idea proprio di Giulio Romano, amico del padre e all'epoca architetto dei Gonzaga.
Al riassetto architettonico seguirono interventi sulle pitture e le decorazioni interne, per l’esecuzione delle quali furono chiamati a Casatico alcuni tra i maggiori artisti mantovani del secondo 500. Del 700 sono gli ultimi interventi, e da allora l'aspetto della casa padronale e della corte rurale rimane pressoché invariato.
Uno dei risultati più apprezzabili degli interventi di questi mesi è il completo recupero della stanza da letto di Baldassarre, che presto sarà visitabile dai turisti. Il conto alla rovescia è iniziato: Corte Castiglioni rivivrà.
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