Regala l'auto alla disabile derubata
Gesto di solidarietà a Castelnuovo, la sua Opel a guida manuale alla donna cui è stata bruciata
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Grazie al tam tam sulla stampa e alla solidarietà, Teresa potrà riavere un’auto.
Quindici giorni fa a Suzzara una donna disabile, Teresa Bottazzi, viene derubata della sua automobile una Fiat Punto che i carabinieri ritrovano poi a Cadelbosco Sopra nel Reggiano, in aperta campagna, completamente distrutta dalle fiamme. L’auto era equipaggiata per la guida manuale e nel baule c’era la carrozzina purtroppo da buttare.
Di fronte alla disperazione di Teresa e dei suoi familiari non è rimasto altro da fare che iniziare le lunghe trattative burocratiche che attestano la sua invalidità agli arti inferiori e preparare la documentazione per poter riavere un’altra vettura adattata alle sue esigenze di mobilità.
Da Castelnuovo di Asola, però, l’attento lettore Oreste Rubes legge l’articolo sulla sfortunata signora di Suzzara, proprio quando una sua amica e compaesana disabile, Bruna Peverada, gli aveva chiesto aiuto per trovare qualcuno a cui regalare la sua automobile, un’Opel Astra 1600 attrezzata per la disabilità. Bruna, affezionata alla sua auto che l’ha portata in giro in lungo e in largo per l’Italia, ha deciso di donarla poco prima di andare a vivere in casa di riposo ad Asola a qualcuno che ne abbia bisogno.
L’amico Oreste già in aprile, pur di rendere felice l’amica Bruna, si era rivolto prima al Comune di Asola, poi a quello di Casaloldo. Ma gli ostacoli della burocrazia non sono mancati, in quanto l’auto non è proprio nuova e così i due Comuni la rifiutano.
Rubes non si è perso d’animo, aveva contattato altri disabili ma poi legge l’articolo sulla Gazzetta e immagina subito una soluzione a lieto fine per entrambe le donne.
Bruna ora, dalla casa di riposo in cui si trova, desidera tantissimo che la sua auto non venga rottamata, perché tenuta bene e ancora indispensabile per qualcuno con problemi di deambulazione. Lei, nonostante la disabilità provocata da un virus che a soli tredici anni le lesionò il midollo, si è sempre impegnata nel sociale, facendo parte anche del Centro Volontari della sofferenza, che portano conforto nelle case di riposo della zona, ma non solo. Questo perché con la sua auto era indipendente e non la fermava nessuno.
Ora ha saputo della bella notizia e sabato pomeriggio la signora Teresa, da Suzzara, con la figlia è venuta a vedere l’auto a Castelnuovo. Di fronte all’Opel Astra mostrata dalla sorella di Bruna, la donna, la cui auto è stata rubata e bruciata, commossa ha commentato: «Non ho parole, è bellissima, un gioiello. Non mancheremo di andare a trovare Bruna alla casa di riposo di Asola con la sua auto e ringraziarla infinitamente per questo importante gesto d’amore!».
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