La Regione dà 60mila euro al Meeting di Cl, solo 20mila al Festivaletteratura
Un generoso stanziamento per il Meeting di Cl (Rimini-Emilia Romagna) a fronte dei 20mila euro al Festivaletteratura (Mantova-Lombardia). Così la Regione spende i soldi dei contribuenti. Un cifra consistente per una manifestazione molto discussa in Romagna, e una esigua per una rassegna che attira a Mantova migliaia di persone e l'attenzione della cultura mondiale

MANTOVA. Al Festivaletteratura che richiama l’attenzione di migliaia di persone da ogni dove, solo 20mila euro, al Meeting di Rimini, in Emilia Romagna, 60mila. La giunta regionale della Lombardia ha deliberato la partecipazione alla manifestazione di Comunione e Liberazione (dal 24 al 30 agosto) versando agli organizzatori una cifra consistente. Fondi pubblici della Lombardia che vanno in Emilia, perdippiù a un'associazone che non manca di esercitare azioni di lobbyng sulle pubbliche amministrazioni.
Immediata la reazione del Pd che, attraverso il consigliere regionale Marco Carra, rimarca la pochezza dell’intervento in favore della grande rassegna letteraria di Mantova, nota anche per la sua indipendenza da qualsiasi potere politico, e la generosità con denaro pubblico nei confronti dei ciellini e della loro potente organizzazione che vanta ministri, assessori e consiglieri.
“Quei 60mila euro sono un obolo politico di Maroni agli alleati ciellini, un investimento per garantirsi l’appoggio necessario a tenere in piedi la sua giunta – dichiara Marco Carra - al meeting i soldi della Regione non mancano mai a differenza di altre iniziative, ma per quanto riguarda uno degli eventi che caratterizzano ormai la Lombardia nel mondo, Maroni e la Lega concedono solo spiccioli: 20mila euro, decisi, evidentemente, con l’unico criterio della convenienza politica. E meno male, aggiunge Carra, che l’assessore alla Cultura Cappellini aveva detto che tutte le manifestazioni, fossero sagre, feste più o meno provinciali o festival culturali nazionali o internazionali, dunque senza distinzione, avrebbero dovuto partecipare a un bando per accedere a un contributo di massimo 20mila euro. E aveva anche assicurato che la regola era ferrea e non potevano più esserci contributi diretti di Regione Lombardia a nessun evento”.
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