La Guardia di finanza controlla i conti della Fondazione
Sentiti il presidente e i consiglieri. Nel mirino delle verifiche i finanziamenti pubblici ricevuti

MONZAMBANO. La Guardia di Finanza ha acquisito documentazione contabile della Fondazione Città di Monzambano, sentendo il presidente e i consiglieri. Si tratterebbe, ma il riserbo sulla vicenda è forte, di un controllo eseguito per verificare l’effettiva spesa di finanziamenti europei. Il tutto condotto nell’ambito di controlli a livello provinciale che le Fiamme Gialle stanno conducendo a campione. La Fondazione sarebbe stata scelta perché destinataria di finanziamenti pubblici. La visita della Finanza, ormai di dominio pubblico in paese, ora potrebbe riaccendere i riflettori sulla Fondazione, che in passato è più volte stata nel mirino delle opposizioni consiliari.
Come si ricorda, infatti, nell'estate scorsa il consiglio di amministrazione nominato da alcuni mesi aveva sollevato il problema della mancanza della documentazione contabile, spiegando di non avere trovato i relativi faldoni.
Per questo il cda aveva presentato le proprie dimissioni. Ne era seguito una polemica che aveva coinvolto il precedente cda e che si era conclusa con la messa a disposizione del materiale.
Nel novembre scorso, il sindaco Angiolina Bompieri aveva provveduto a nominare il nuovo cda chiamando anche gli ex amministratori.
È lo stesso presidente dell’ente, che, contattato, si limita a confermare il fatto: «Posso solo dire che c’è stato un controllo della guardia di Finanza. Sul resto preferisco non parlare» spiega succintamente Daniele Spazzini, l’architetto 30enne alla guida da pochi mesi della Fondazione che si occupa per conto del Comune dell’organizzazione e della gestione delle attività culturali.
Spazzini ha come suo vice Elena Savoia, imprenditrice mentre Stefania Verità, ex presidente, è la segretaria. Tesoriere è stata eletta Daniela Rebecchi, presidente prima della breve parentesi Verità. In consiglio è presente anche Michela Niccolai.
Il finanziamento pubblico oggetto delle verifiche era relativo all’acquisto di gazebo (costo 50mila euro). Il bilancio del 2012 si era chiuso con un passivo di circa 35mila euro ed altrettanti crediti legati a rimborsi Iva ed a finanziamenti del Gal Alto Mantovano.
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